Deposito del bilancio d’esercizio: il presente è roseo, il futuro è elettronico

XBRL è ormai una realtà. Attraverso l’ultima release della tassonomia “principi contabili italiani” (versione 2011-01-04), pubblicata il 4 febbraio 2011 sul sito DigitPA, si è riusciti finalmente ad abbattere il fenomeno dei cosiddetti doppi depositi, ossia l’uso contemporaneo di Xbrl e PDF/A per i prospetti contabili.

Le novità introdotte hanno riguardato principalmente l’adeguamento dell’anagrafica agli artt. 2250 e 2497-bis C.C. (con indicazione: della sede e della CCIAA di competenza; dello stato di liquidazione; del socio unico; del capitale sociale versato) e il dettaglio delle voci (distinta indicazione delle altre riserve anche nel bilancio abbreviato e inserimento delle footnoose, ovvero di specifiche annotazioni alle voci di bilancio).

I numeri registrati da InfoCamere nei primi 5 mesi dell’anno “certificano” il successo dell’operazione:

Totale bilanci 517.589 100%
Totale bilanci in XBRL 508.858 98,31%
Bilanci con errori  XBRL 2.250 0,44%
Bilanci con doppio deposito 66.827 13,13%

 

Sulla base dei dati appena analizzati, si può dunque affermare che il prospetto contabile in formato XBRL è il nuovo linguaggio dei bilanci: semplice, completo e corretto.

Raggiunto questo traguardo ci si pone adesso un altro obiettivo, ben più complesso e di difficile realizzazione: la generazione gli altri documenti correlati al deposito del bilancio (nota integrativa, verbale di approvazione dell’assemblea, relazione della gestione, ecc.) in formato elettronico.

Per tali atti (prevalentemente descrittivi) l’art. 6 del DPCM 10 dicembre 2008 prevede una soluzione ineccepibile: il formato XML.

Questo metalinguaggio, indipendente dai programmi installati nel proprio computer, viene interpretato direttamente dal sistema operativo necessitando esclusivamente del browser Internet per la visualizzazione delle informazioni contenute nel documento: non serve dunque uno specifico programma per poter leggere il documento. L’XML consente inoltre di inserire dati strutturati, quali quelli contenuti in un foglio di lavoro, in un file di testo che possa essere letto in diverse applicazioni.

A pieno regime quindi il prospetto contabile e la nota integrativa dovrebbero quindi essere depositati in formato XBRL, tutti gli altri documenti in formato XML.

Il primo documento interessato dalla nuova modalità di presentazione sarà la nota integrativa; come noto il contenuto informativo della nota integrativa al bilancio è molto vasto ed eterogeneo, essendo composta da numerose parti strutturate e da diverse parti testuali più discorsive.

È iniziato recentemente uno studio approfondito da parte di XBRL Italia, che è partito dall’analisi della parti strutturate, quali ad esempio le tabelle di nota integrativa. Tali informazioni, potendo essere rappresentate come schema, sono di più facile inserimento all’interno della nuova struttura; successivamente verrà implementata la gestione delle parti strettamente descrittive. Tutte le modifiche apportate dovrebbero essere sottoposte ad una prima fase di sperimentazione a partire dai primi mesi del 2012, ma è realistico pensare che si potrà parlare di nota integrativa in formato XBRL solo a partire dal 2013.