E la Manovra è approvata

 Finalmente ieri sera è arrivato il “sì” della camera, che ha votato la fiducia sul medesimo testo del DDL di conversione del DL n. 138/2011, che era stato approvato dal Senato, mettendo fine a questa infinita soap opera.

Tra le principali misure del provvedimento definitivo figurano l’innalzamento dell’età pensionabile per le donne, l’aumento di un punto percentuale dell’Iva ordinaria che passa dal 20% al 21%, i tagli alle agevolazioni fiscali, il contributo di solidarietà al 3% per i più ricchi, l’inasprimento alla lotta all’evasione.

In questo articolo, riepiloghiamo  le principali novità che prevede il provvedimento definitivo:

–  graduale innalzamento a 65 anni dell’età pensionabile per le donne nel settore privato;

aumento di un punto percentuale dell’aliquota Iva, che passa dal 20% al 21%;

modifiche al DPR n. 633/72 in relazione alle modalità di scorporo dell’imposta per commercianti al minuto e soggetti assimilati e alle operazioni di esigibilità differita effettuata nei confronti di Stato ed enti pubblici;

carcere agli evasori solo nei casi in cui ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni:

a) ammontare dell’imposta evasa superiore al 30% del volume d’affari

b)  ammontare dell’imposta evasa superiore a 3 milioni di euro

ridotte le soglie di imposta evasa che fanno scattare le sanzioni penali nei reati tributari (da 77.000 euro a 30.000 euro per l’omessa presentazione della dichiarazione e 51.000 euro per la dichiarazione infedele);

 – contributo di solidarietà del 3% sopra i 300 mila euro di reddito annuo a decorrere dal 1° gennaio 2011 e fino al 31 dicembre 2013. Si rammenta che il contributo di solidarietà sarà deducibile dal reddito complessivo e, ai fini dell’accertamento, della riscossione e del contenzioso, si applicheranno le disposizioni vigenti per le imposte sui redditi;

 – aumento dal 6,5% al 10,5% per l’addizionale Ires per le imprese del settore energetico, cosiddetta Robin Tax;

 – maggiore severità per le regole sulla congruità degli studi di settore;

 – rendite al 20% con l’unificazione delle aliquote del 12,5% e del 27% ad eccezione dei titoli di Stato che restano al 12,5% così come i proventi della polizze vita;

 – società in perdita per tre esercizi consecutivi equiparate alle società di comodo (saranno obbligate a ricorrere all’interpello per poter disapplicare la norma);

 – ridotto da 5.000 a 2.5000 euro la soglia massima per l’utilizzo del contante (tracciabilità);

 – possibile introduzione di nuove lotterie e/o giochi e aumento dell’accisa sui tabacchi;

 – controlli preventivi da parte dell’Agenzia delle Entrate sui conti correnti dei contribuenti;

 – proroga di un anno per i termini di accertamento ai fini Iva pendenti al 31 dicembre 2011 per tutti quei soggetti che hanno aderito al condono di cui alla Legge n. 289/2002;

 – incentivi ai Comuni che partecipano all’accertamento e alla lotta all’evasione;

 – i Comuni e le Regioni potranno anche innalzare le addizionali all’Irpef e potranno differenziarle a seconda del reddito;

 – ridotto il numero di consiglieri, assessori e presidenti delle province rispetto all’attuale ordinamento;

 – imposta di bollo del 2% sui trasferimenti in denaro all’estero attraverso gli istituti bancari, le agenzie money transfer ed operatori finanziari;

 – aumento di 10,5 punti dell’aliquota IRES per le società di comodo;

 – aumento della base imponibile per la tassazione del reddito delle società cooperative e dei consorzi;

 – il SISTRI sarà obbligatorio a decorrere dal 9 febbraio 2012.

 Autore: Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN

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