Ridotti gli acconti IRPEF 2011

Il 21 novembre scorso il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato un DPCM (ad oggi non ancora pubblicato in gazzetta ufficiale) avente ad oggetto il differimento del versamento a saldo di 17 punti percentuali dell’acconto d’imposta IRPEF.

Nulla di ufficiale ed innovativo, dunque, dato che un medesimo provvedimento era stato già adottato nel 2009 con il D.L. 168 (recepito dalla legge Finanziaria per il 2010), il quale aveva normato in tal senso, riducendo l’ammontare degli acconti da versare di ben venti punti percentuali.

Qualora alla data di entrata in vigore della riduzione il contribuente avesse già provveduto al pagamento considerando la percentuale del 99%, è previsto il riconoscimento del credito d’imposta per la differenza (99%-82%) da utilizzare in compensazione ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs 241/1997.

Dato che lo schema proposto dal DPCM è lo stesso utilizzato dal legislatore due anni fa, sembra ragionevole presumere che le modalità attuative ricalcheranno quelle riguardanti la dichiarazione dei redditi 2010 per l’anno d’imposta 2009. Di seguito si andranno a ripercorrere brevemente le tappe già attuate.

  1. La risoluzione 284/E del 2009 ha istituito codice tributo 4035 per l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24, del credito d’imposta di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legge del 23 novembre 2009, n. 168;
  2. nel modello Unico 2010 redditi 2009 venne introdotta una nuova colonna (n.4) “riservata ai contribuenti che hanno effettuato il pagamento dell’acconto IRPEF nella misura del 99 per cento in luogo del 79 per cento previsto dal D.L. n. 168/2009, indicare l’importo del credito d’imposta, pari alla differenza pagata in eccesso, utilizzato in compensazione con il modello F24 (codice tributo 4035). Infatti, il D.L. n. 168/2009, i cui effetti sono fatti salvi dall’art. 2, comma 251, della finanziaria 2010, ha disposto il differimento del versamento di 20 punti percentuali dell’acconto IRPEF per l’anno 2009 alla data di pagamento del saldo per lo stesso anno. Di conseguenza l’acconto IRPEF è dovuto nella misura del 79 per cento anziché del 99 per cento. Ai contribuenti che hanno effettuato il pagamento dell’acconto nella misura del 99 per cento spetta un credito d’imposta pari alla differenza pagata in eccesso, da utilizzare in compensazione con il modello F24”.


 

Visto l’approssimarsi della scadenza per il pagamento, speriamo che vengano emanati al più presto chiarimenti ufficiali in merito all’attuazione del presente decreto.

Autori: Paolo Ricci e Luca Ricci