Ecco le principali novità del decreto sblocca Italia

Lo scorso 12 settembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 212 il D.L. n. 133/2014 (cosiddetto decreto sblocca Italia), che contiene alcune “misure volte a favorire l’edilizia, la realizzazione di opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica e la ripresa delle attività produttive”. Quali sono le principali novità previste dal provvedimento in oggetto? Vediamole insieme.

L’esenzione dalle imposte di registro e di bollo per la registrazione degli atti di locazione che prevedono la riduzione del canone di locazione. In particolare, viene stabilito che la registrazione dell’atto con il quale le parti si accordano per la riduzione del canone di un contratto di locazione ancora in essere è esente dalle imposte di registro e di bollo.

Previsto anche un incentivo per gli investimenti in abitazioni da dare in locazione. In particolare, viene riconosciuta una deduzione Irpef dal reddito complessivo, pari al 20% del prezzo di acquisto risultante dall’atto di compravendita per le persone fisiche non esercenti attività commerciale, che negli anni 2014/2017, acquistano immobili abitativi, nuovi o ristrutturati, da imprese di costruzione o ristrutturazione, per poi darli in locazione. La deduzione va ripartita in otto quote annuali di pari importo (massimo 7.500 euro all’anno).

Novità per i contratti “rent to buy” che vengono ora regolati nel nostro ordinamento. Si tratta di quei contratti con cui il conduttore ottiene l’immediata concessione in godimento di un immobile con diritto poi di acquistarlo entro un termine determinato scomputando dal corrispettivo di vendita i canoni di locazione già versati. In particolare, il decreto stabilisce che tali contratti devono essere trascritti ai sensi dell’articolo 2645-bis codice civile “Trascrizione dei contratti preliminari”.

Previste misure per le semplificazioni burocratiche a favore delle famiglie che intendono frazionare o accorpare appartamenti o procedere con lavori di ristrutturazione in casa che modificano le superfici interne senza variare la volumetria nei muri portanti.

Diversi anche gli interventi che riguardano il rapporto degli operatori con il mondo degli enti pubblici locali. Per gli interventi domestici che non comportano modifiche alle strutture dell’edificio, sono state snellite le procedure burocratiche (sarà sufficiente presentare una dichiarazione in Comune per ottenere il via libera ai lavori).

Il decreto sblocca Italia introduce anche il permesso di costruire in deroga alle destinazioni d’uso, ammesso previa deliberazione del Consiglio comunale che ne attesta l’interesse pubblico.

Viene disposto che è dovuta la proroga dei termini di inizio e fine dei lavori qualora gli stessi non possano essere iniziati o conclusi per iniziative dell’amministrazione o dell’autorità giudiziaria rivelatesi poi infondate.

Previsto anche un intervento per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014. In particolare, viene effettuato uno stanziamento di 728 miliori di euro per rifinanziare la CIGD per i lavoratori subordinati con qualifica di operai, impiegati e quadri, compresi gli apprendisti e i lavoratori somministrati.

Il decreto, composto da 10 capitoli e 45 articoli ed entrato in vigore il 13 settembre scorso, per come è stato concepito, dovrebbe dare una spinta e un forte segnale per la crescita del paese nei prossimi mesi.

Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN

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