Equitalia riapre i termini per le rate scadute

Tutti i contribuenti decaduti da un precedente piano di rateazione alla data del 31 dicembre 2014 possono richiedere un nuovo piano di dilazione ad Equitalia. È quanto stabilito dal cosiddetto decreto milleproroghe (DL n. 192/2014), convertito nella Legge n. 11/2015.

Si ricorda che il DL n. 66/2014, convertito nella Legge n. 89/2014, aveva già concesso una nuova chance a tutti coloro che erano decaduti dal beneficio della dilazione alla data del 22 giugno 2013. In quell’occasione la condizione per poter essere riammessi alla dilazione era quella di presentare la domanda entro il 31 luglio 2014, mentre stavolta il termine é più lungo. Infatti, il decreto milleproroghe prevede che si possa presentare l’istanza fino al 31 luglio 2015, senza la necessità di dimostrare lo stato di difficoltà economica e a prescindere dall’entità del debito che si intende rateizzare.

Tale nuovo piano di dilazione può essere concesso per un massimo di 72 rate mensili, non potrà essere prorogato e la decadenza dal beneficio della rateazione si verificherà non con il mancato pagamento di otto rate ma di due rate, anche non consecutive.

Una volta inviata la domanda, non potranno essere intraprese nuove azioni esecutive; tuttavia rimarranno validi i pignoramenti e le ipoteche già in essere.

In un Comunicato Stampa del 3 marzo 2015, l’amministratore delegato di Equitalia ha dichiarato che “la riapertura delle rateizzazioni rappresenta un’importante occasione per le imprese e per i cittadini più colpiti dalla crisi economica” e che “grazie a questo provvedimento i contribuenti possono usufruire di nuove condizioni favorevoli per regolarizzare i pagamenti e allo stesso tempo viene agevolato il recupero degli importi dovuti allo Stato e ai vari enti pubblici creditori”.

Sempre nel medesimo comunicato stampa, é specificato che sono disponibili nella sezione modulistica – rateazione del sito www.gruppoequitalia.it, i moduli definitivi per la presentazione di tali domande.

Tale nuova misura assume maggiore rilievo se si considera che circa la metà delle riscossioni dell’ente avviene tramite il pagamento dilazionato e nei primi mesi del 2015 sono pervenute in media circa 20 mila nuove richieste alla settimana, portando l’ammontare complessivo di rateazioni a 2 milioni 650 mila per un importo di circa 28,5 miliardi di euro.

Giovanni Fanni – Centro Studi CGN
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