Detrazioni per figli a carico: ripartizione tra genitori separati

È prevista una detrazione IRPEF per i figli a carico, a condizione che questi abbiano conseguito nell’anno un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro. Ecco come beneficiarne.

La detrazione é espressamente regolamentata dalla vigente normativa in materia, che prevede la seguente ripartizione tra i genitori:

  • 50% ciascuno, nella generalità dei casi;
  • 100% a favore del genitore che possiede il reddito complessivo di ammontare più elevato, in caso di apposito accordo tra i due.

Ma quando i due genitori sono separati, come si ripartiscono le detrazioni per i figli a carico?

In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, la detrazione spetta, in presenza di accordo tra i genitori, nelle stesse modalità previste per le coppie coniugate:

  • nella misura del 50% per ciascuno dei genitori;
  • nella misura del 100% al genitore che possiede il reddito complessivo di ammontare più elevato.

In mancanza di accordo tra i genitori invece spetta:

  • nella misura del 100% al genitore affidatario;
  • nella misura del 50% tra i genitori, in caso di affidamento congiunto o condiviso.

Qualora il genitore affidatario, o uno dei genitori affidatari in caso di affidamento congiunto, non possa usufruire in tutto o in parte della detrazione, per limiti di reddito, la detrazione è assegnata per intero al secondo genitore. Quest’ultimo, salvo diverso accordo tra le parti, è tenuto a riversare all’altro genitore affidatario un importo pari all’intera detrazione ovvero, in caso di affidamento congiunto, pari al 50% della detrazione stessa.

Nel prospetto “familiari a carico” del modello 730/2015, il genitore che fruisce della detrazione per figli a carico nella misura del 100%, in caso di affidamento esclusivo, congiunto o condiviso dei figli, dovrà barrare la colonna 8.

Giovanni Fanni – Centro Studi CGN
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