Bonus asili nido: le istruzioni operative

Nell’ambito degli interventi normativi volti a sostenere i redditi delle famiglie è stato introdotto, a decorrere dall’anno 2017, un buono di 1.000 euro su base annua e parametrato a undici mensilità, per i nati a partire dal 1° gennaio 2016. Chiariamo come è possibile beneficiare del bonus.

Il cosiddetto bonus asili nido è utilizzabile per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati e per l’istituzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche (cfr. D.P.C.M. n. 90/2017).

Il premio, sino ad un massimo di 1.000 euro, sarà corrisposto direttamente dall’Inps, su richiesta del genitore, esclusivamente in riferimento al pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati o all’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione a favore dei bambini affetti da gravi patologie croniche.

La richiesta di assegno può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato a decorrere dal 1° gennaio 2016, in possesso dei seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda (art.1 D.P.C.M.):

  • cittadinanza italiana;
  • oppure di uno Stato dell’Unione Europea;
  • oppure, in caso di cittadino di Stato extracomunitario, in possesso di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • possesso di una delle carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione Europea;
  • residenza in Italia;
  • relativamente al solo “Contributo asilo nido” il richiedente è il genitore che sostiene l’onere del pagamento della retta;
  • relativamente al solo “Contributo per forme di supporto presso la propria abitazione” il richiedente deve coabitare con il figlio ed avere dimora abituale nello stesso Comune.

Per espressa previsione del DPCM n. 90/2017, la domanda dovrà pervenire esclusivamente attraverso l’apposita procedura telematica, operativa dal 17 luglio 2017 al 31 dicembre 2017, senza pregiudizio per gli aventi diritto dal 1° gennaio 2017, attraverso:

  • la piattaforma WEB dedicata – Servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN dispositivo attraverso il portale dell’Istituto. Parimenti, il cittadino potrà utilizzare, per l’autenticazione, il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • Contact Center Integrato – numero verde 803.164 (numero gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (numero da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante);
  • Enti di Patronato attraverso i servizi offerti dagli stessi.

Inoltre, qualora il richiedente intenda fruire del beneficio per più figli sarà necessario presentare una domanda per ciascuno di essi.

Il richiedente, che deve confermare ad ogni mensilità la non variazione delle condizioni, si vedrà interrompere la prestazione in caso di perdita di uno dei requisiti di legge o di provvedimento negativo del giudice che determina il venir meno dell’affidamento preadottivo ai sensi dell’art. 25, co. 7, legge 184/1983.

L’interruzione dell’erogazione dell’assegno avverrà a partire dal mese successivo all’effettiva conoscenza di uno dei seguenti eventi che determinano decadenza.

Tuttavia, si ammette, entro 90 giorni dalla decadenza del bonus, il subentro nel beneficio da parte di un soggetto diverso, qualora per quest’ultimo sussistano i presupposti di legge per accedere al premio alla data di presentazione della prima domanda.

Il pagamento del bonus avviene a cura dell’Inps nelle modalità indicate dal richiedente nella domanda (bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN), oppure, in caso di accredito su un conto con IBAN deve essere presentato anche il modello SR163 (cfr Messaggi Inps n. 1652/2016 e n. 4395/2016).

Francesco Geria – LaborTre Studio Associato