Con il provvedimento n. 390142 del 20 ottobre 2025, l’Agenzia delle Entrate da attuazione all’articolo 23 del decreto 8 gennaio 2024, n. 1, individuando le modalità con le quali i soggetti incaricati della trasmissione telematica, di cui all’articolo 3, comma 3, del D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322, possono richiedere e acquisire, anche massivamente, i dati delle Certificazioni Uniche dei soggetti dai quali sono stati delegati. Come deve essere fatta la richiesta? E cosa prevede il provvedimento emanato dall’Agenzia delle Entrate?
Come fare la richiesta?
Gli intermediari telematici devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate un file telematico contenente la richiesta dei dati delle Certificazioni Uniche dei contribuenti per i quali risultano delegati alla consultazione del cassetto fiscale. La richiesta va effettuata attraverso il servizio telematico denominato “ENTRATEL” di cui al Capo II del decreto dirigenziale del Ministero delle Finanze del 31 luglio 1998.
Nel file di richiesta dei dati, devono essere indicati il codice fiscale dell’intermediario che effettua la richiesta (CAF, professionista abilitato o altro soggetto incaricato della trasmissione telematica delle dichiarazioni) e l’elenco dei codici fiscali dei soggetti di cui si richiede lo scarico delle Certificazioni Uniche e l’anno di riferimento delle stesse.
Chi sono i soggetti che possono inoltrare la richiesta?
I soggetti legittimati ad effettuare la richiesta delle Certificazioni Uniche sono i seguenti:
- Centri di assistenza fiscale (CAF), che operano per conto dei contribuenti persone fisiche, dei lavoratori dipendenti e dei pensionati;
- gli intermediari telematici come i professionisti abilitati: dottori commercialisti, esperti contabili, consulenti del lavoro e altri soggetti iscritti negli albi professionali previsti dall’attuale normativa;
- gli altri soggetti incaricati della trasmissione telematica delle dichiarazioni e delle comunicazioni fiscali, purché questi risultino muniti di apposita delega da parte dei soggetti deleganti.
Come chiarito anche dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, la delega rappresenta il presupposto indispensabile per accedere ai dati dei contribuenti e deve essere gestita nel pieno rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali, in conformità al Regolamento UE 2016/679 e del D. Lgs. 196/2003, come modificato dal D. Lgs. 101/2018.
Il software per effettuare la richiesta viene reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate all’interno del portale. Tuttavia, è possibile anche utilizzare altri strumenti software di terze parti purché conformi alle specifiche tecniche di cui all’allegato A del provvedimento. Il file così generato dal software viene poi verificato utilizzando il software di controllo dell’Agenzia delle Entrate e successivamente trasmesso.
I dati di ciascuna Certificazione Unica richiesta dall’intermediario sono forniti solo dopo che l’Agenzia delle Entrate ha verificato che la delega alla consultazione del cassetto fiscale del soggetto titolare della Certificazione Unica sia attiva alla data di acquisizione del file che contiene la richiesta.
Dopo aver ricevuto il file con la richiesta, il sistema informatico dell’Agenzia delle Entrate entro 3 giorni mette a disposizione un file di ricevuta identificato dallo stesso protocollo telematico del file di richiesta, con l’esito dei controlli operati su ciascuna delle richieste in esso contenute.
Per ciascun file di richiesta viene predisposto un file di risposta contenente i dati delle Certificazioni Uniche richieste e relative alle posizioni fiscali che hanno superato i controlli. I file di risposta resteranno disponibili per 10 giorni dalla data di pubblicazione nell’area riservata.
Per il primo anno, in via sperimentale, l’Agenzia delle Entrate, attraverso il proprio portale, mette a disposizione degli intermediari esclusivamente le Certificazioni Uniche 2025 relative all’anno d’imposta 2024. In questa prima fase, l’obiettivo è quello di testare i flussi informatici di scambio dati tra l’Agenzia delle Entrate e gli intermediari abilitati, raccogliere eventuali feedback da parte degli utenti e verificare la stabilità e sicurezza dell’intero sistema.
Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN
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