Modello 730/2025: liquidazione e conguagli a doppia soluzione

Il modello 730 sdoppia la liquidazione per i contribuenti che indicano redditi da attività lavorative nel settore turistico (rigo C16), nonché redditi indicati nei quadri M, T e/o W. Per tali contribuenti:

  • gli eventuali rimborsi afferenti alle imposte derivanti dalla compilazione dei quadri menzionati avverranno direttamente a cura dell’Agenzia delle Entrate;
  • allo stesso tempo, i debiti d’imposta derivanti dalla compilazione di tali quadri dovranno essere liquidati tramite F24.

La conferma arriva dalle istruzioni al modello 730 dove si prevede nel caso di 730 ordinario o precompilato in cui siano presenti anche redditi da attività lavorative nel settore turistico (rigo C16), nonché redditi indicati nei quadri M, T e/o W le seguenti modalità liquidatorie:

  1. per la liquidazione a debito delle relative imposte sostitutive, il Caf o il professionista:
  • deve trasmettere il modello F24 in via telematica all’Agenzia delle Entrate;
  • o, in alternativa, deve consegnare il modello F24 compilato al contribuente, che effettua direttamente il pagamento entro gli ordinari termini previsti;
  1. se il 730 precompilato è presentato senza sostituto direttamente all’Agenzia delle Entrate, nella sezione del sito internet dedicata al 730 precompilato il contribuente può eseguire il pagamento on line oppure stampare il modello F24 per effettuare il pagamento con le modalità ordinarie.

La liquidazione delle relative imposte sostitutive a credito avverrà a cura dell’Agenzia delle Entrate, fatta salva la possibilità di utilizzare quel credito in tutto o in parte in compensazione nel modello F24. L’erogazione del rimborso avviene in capo al soggetto dichiarante, anche nel caso di dichiarazione congiunta.

È possibile la compensazione con il modello F24. In tal caso:

  • la parte di credito non destinata a essere utilizzata in compensazione nel modello F24 è rimborsata direttamente dall’Amministrazione finanziaria
  • per il pagamento a debito degli eventuali importi derivanti dall’insieme delle imposte sostitutive di cui al rigo C16 del quadro C, e al quadro W e i crediti derivanti dalle imposte principali. il soggetto che presta l’assistenza fiscale provvede a utilizzare prioritariamente gli eventuali importi a credito derivanti dalle medesime imposte sostitutive e, per l’eventuale debito residuo, i crediti derivanti dalle singole imposte principali: Irpef, Addizionali regionali e comunali, e Cedolare Secca.

È il caso di evidenziare che in caso di presentazione del modello 730 in forma congiunta l’utilizzo dei crediti in compensazione con modello F24 in caso di debiti derivanti dalle predette imposte sostitutive avviene separatamente per il dichiarante e per il coniuge.

Le imposte sostitutive che generano il doppio binario sono legate alle seguenti situazioni:

  • al rigo C16 inerente alle mance nel settore turistico/alberghiero dove si prevede una imposizione al 5% anziché progressiva;
  • al quadro M dedicato ai redditi soggetti a tassazione separata e a imposte sostitutive dove si prevede in certi casi il versamento di un acconto del20% con la liquidazione finale a cura dell’Agenzia; In altri casi, per ciascuna imposta sostitutiva dovrà essere versata a mezzo F24 con lo specifico codice tributo, ma dal quadro possono nascere anche crediti per eccedenze di versamenti o ritenute;
  • al quadro T dedicato alle plusvalenze finanziarie, anch’esse soggette ad una imposizione sostitutiva, che è del 26% per le plusvalenze realizzate nel 2024, comprese quelle da criptoattività. Dalla liquidazione del quadro discende l’obbligo di versare l’imposta a mezzo F24, ma può anche generarsi un credito in caso di versamenti eccedenti l’imposta effettivamente dovuta;
  • al quadro W, che riguarda attività estere e cripto, vengono liquidate l’Ivie, l’Ivafe e l’imposta del 2 per mille sulle cripto-attività non detenute tramite intermediari. Queste imposte, che hanno natura periodica, prevedono il versamento di saldi e acconti, per cui è naturale che possano originarsi somme da versare, o crediti in caso di eccedenza degli acconti rispetto al saldo.

 

 

 

Nicolò Cipriani – Centro Studi CGN