Assemblee societarie online prorogate per tutto il 2025

Con l’approvazione definitiva da parte della Camera dei deputati il 20 febbraio 2025, il decreto-legge “Milleproroghe” è stato convertito nella Legge n. 15 del 21 febbraio 2025: tra le varie disposizioni, una delle più rilevanti per il mondo delle imprese riguarda la possibilità, estesa fino al 31 dicembre 2025, di svolgere assemblee societarie in modalità telematica.

Una misura nata durante l’emergenza sanitaria

Questa facoltà, introdotta inizialmente nel 2020 con il decreto “Cura Italia” per far fronte alle restrizioni dovute alla pandemia, ha trovato nel tempo una sua stabilità. Nonostante fosse stata pensata come soluzione temporanea, è stata prorogata più volte, diventando ormai una prassi consolidata per molte realtà aziendali.

Chi può usufruirne?

La norma si applica a una vasta gamma di soggetti giuridici, tra cui:

  • Società per azioni (S.p.A.);
  • Società in accomandita per azioni;
  • Società a responsabilità limitata (S.r.l.);
  • Cooperative;
  • Mutue assicuratrici;
  • Banche popolari e di credito cooperativo.

In sostanza, riguarda tutte le entità che, per legge, devono convocare un’assemblea dei soci o degli associati.

Come si svolgono le assemblee a distanza?

Anche per il 2025, le assemblee potranno tenersi interamente online, senza la necessità che i partecipanti si trovino fisicamente nello stesso luogo. È sufficiente che siano garantiti:

  • l’identificazione dei partecipanti;
  • la possibilità di partecipare attivamente;
  • l’esercizio del diritto di voto.

Il voto potrà avvenire in forma elettronica o per corrispondenza, anche se lo statuto non lo prevede espressamente. Nelle S.r.l., inoltre, è ammessa la consultazione scritta o il consenso espresso per iscritto, in deroga alle regole ordinarie.

Implicazioni per la gestione societaria

Un aspetto importante riguarda la gestione dei bilanci. Le assemblee per l’approvazione del bilancio 2024 potranno essere convocate entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio, ma dovranno comunque tenersi entro la fine dell’anno, cioè entro il 31 dicembre 2025.

Anche CDA e collegi sindacali in remoto?

Sebbene il decreto non lo specifichi, l’interpretazione prevalente – supportata anche da orientamenti notarili come la Massima n. 200/2021 del Consiglio Notarile di Milano – è che anche i consigli di amministrazione e i collegi sindacali possano riunirsi da remoto, a condizione che lo statuto lo consenta o che vi sia una prassi consolidata in tal senso.

 

 

 

Enrico Cusin – Centro studi CGN