Nel modello 730/2025, il rigo E23 è dedicato alla deduzione dei contributi previdenziali e assistenziali versati per il personale domestico. Si tratta di una misura fiscale che consente al datore di lavoro di ridurre il proprio reddito imponibile, beneficiando così di un risparmio d’imposta.
Chi può beneficiare della deduzione
La deduzione spetta ai contribuenti che, in qualità di datori di lavoro, hanno sostenuto spese per contributi versati a:
- Colf
- Baby-sitter
- Assistenti familiari (es. badanti)
È importante sottolineare che la deduzione è ammessa anche se il servizio è stato reso a favore di un familiare, anche non fiscalmente a carico. Tuttavia, il datore di lavoro non deve essere egli stesso fiscalmente a carico di altri.
In caso di decesso del datore di lavoro, gli eredi che provvedono al versamento dei contributi relativi al trimestre in cui è avvenuto il decesso possono comunque fruire della deduzione per le somme effettivamente pagate.
Limiti e condizioni
La deduzione è soggetta a precise condizioni:
- Principio di cassa: sono deducibili solo i contributi effettivamente versati nel corso del 2024, anche se il trimestre di riferimento è diverso.
- Importo massimo deducibile: € 1.549,37.
- Esclusioni:
- Non sono deducibili i versamenti alla Cassa Colf.
- Non sono deducibili le spese sostenute nel 2024 che, nello stesso anno, sono state rimborsate dal datore di lavoro come forma di retribuzione premiale. Si tratta, in particolare, di quelle somme indicate nella Certificazione Unica (CU) nei punti da 701 a 706, all’interno della sezione “Rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione – art. 51 del TUIR”, con il codice onere 3.
- Non è deducibile il contributo forfettario di 1.000 euro versato per la regolarizzazione dei lavoratori stranieri (art. 5, D.lgs. 109/2012).
Modalità di versamento dei contributi
Il versamento dei contributi può essere effettuato online tramite il Portale dei Pagamenti INPS, che mette a disposizione due opzioni operative:
- Accesso con codice fiscale e codice rapporto di lavoro: ideale per effettuare il pagamento relativo a un singolo collaboratore domestico.
- Accesso con credenziali personali (SPID, CIE o CNS): consente una gestione completa di tutti i rapporti di lavoro attivi intestati al datore, con la possibilità di visualizzare lo storico dei versamenti e monitorare le scadenze.
Documentazione da conservare
Per beneficiare della deduzione, è necessario conservare:
- Ricevute di pagamento del PagoPA
- In caso di utilizzo del Libretto di Famiglia:
- Copia del libretto
- Ricevute dei titoli di pagamento
- Comunicazione all’INPS dell’utilizzo dei buoni
- Dichiarazione sostitutiva che attesti la natura del servizio (domestico o assistenza personale)
Questa deduzione rappresenta un’opportunità concreta per chi si avvale di collaboratori domestici, contribuendo a ridurre il carico fiscale e a incentivare la regolarizzazione del lavoro domestico.
Valentina Rossi – Centro Studi CGN