Retention e percorsi di crescita professionali in azienda

La retention dei collaboratori è una delle sfide più rilevanti per le imprese.

In un mercato del lavoro caratterizzato da forte mobilità e ricerca di nuove opportunità, non si tratta soltanto di trattenere le persone, ma di costruire un ambiente in cui possano crescere, esprimersi e vedere riconosciuto il proprio contributo.
In questa prospettiva, i percorsi di crescita professionale diventano lo strumento principale per rafforzare il legame tra collaboratori e azienda, trasformando la permanenza in una scelta naturale. Per Servizi CGN questo è un punto chiave, coerente con la visione che mette al centro relazione, responsabilità, sostenibilità e miglioramento continuo.

Perché i collaboratori restano

I collaboratori scelgono di restare quando vedono prospettive concrete di sviluppo e quando percepiscono che l’azienda investe davvero su di loro. Oltre alla parte economica, contano molto:

  • la possibilità di sperimentarsi in ruoli diversi;
  • percorsi di formazione continua;
  • obiettivi chiari e condivisi;
  • un ambiente basato su ascolto, collaborazione e relazione;
  • una cultura che possa riconoscere l’unicità di ciascuna persona

Sono elementi che permettono di sentirsi parte di un progetto comune e di crescere insieme all’organizzazione. Ad esempio, in Servizi CGN, un collaboratore che inizia nel reparto Assistenza Fiscale e ha la possibilità di contribuire a un progetto IT non solo sviluppa nuove competenze, ma si sente anche valorizzato come persona.

Sentirsi riconosciuti non significa solo ricevere un premio economico, ma anche ricevere feedback costanti, avere spazio per proporre idee e sapere che il proprio contributo ha un impatto reale sul percorso dell’azienda, adottare dunque uno spirito imprenditoriale ogni giorno.

Strumenti concreti di retention

Molte aziende hanno introdotto strumenti semplici ma efficaci per sostenere la crescita interna. Alcuni esempi di quello che in Servizi CGN è stato adottato:

  • job posting interni, che danno la possibilità di candidarsi a nuove posizioni senza uscire dall’azienda;
  • programmi di mobilità interna (il cosiddetto “Erasmus aziendale”), che consentono di lavorare per un periodo in un altro reparto e acquisire nuove competenze;
  • formazione mirata, per sviluppare competenze digitali, tecniche e di crescita personale
  • riconoscimenti economici e premiali, legati a risultati e comportamenti coerenti con i valori aziendali.

Una questione di cultura

La retention non dipende solo dagli strumenti, ma soprattutto dalla cultura aziendale.

Dove si promuovono relazione tra colleghi, responsabilità personale, sostenibilità delle scelte e miglioramento continuo, le persone restano perché si sentono parte di un contesto che le valorizza.
La crescita, in questi ambienti, non è un beneficio accessorio, ma un percorso naturale che accompagna la vita professionale di ciascuno. Investire sulla crescita interna significa investire sul futuro.

Investire sulla crescita interna significa investire sul futuro. Le aziende che promuovono job interni, mobilità tra reparti e formazione continua riducono il turnover, aumentano la motivazione e creano un circolo virtuoso tra persone e organizzazione.
Quando i collaboratori percepiscono che la loro crescita coincide con quella dell’impresa, la retention smette di essere una strategia e diventa un fatto culturale.

 

 

 

Marzia Sederino – Centro Studi CGN