Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha recentemente pubblicato una guida operativa sull’influenza dei fattori ESG nella valutazione d’azienda.
Negli ultimi decenni, l’attenzione verso i temi ambientali e sociali è cresciuta molto. Questo ha portato ad un’analisi sempre più approfondita degli effetti che le attività delle imprese possono avere sull’ambiente e sulle persone.
I fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) sono diventati centrali e hanno una rilevanza trasversale: influenzano non solo gli obiettivi delle aziende, ma anche il loro modello di business e, di conseguenza, il modo in cui vengono valutate.
Gli investitori, infatti, vedono l’approccio ESG come un modo per ridurre i rischi e garantire che un’azienda resti competitiva nel medio-lungo periodo.
Anche se il processo di valutazione aziendale segue metodi consolidati, oggi è necessario che il valutatore sviluppi una sensibilità particolare verso i temi ESG. Questo perché tali fattori possono influenzare in modo diretto o indiretto la capacità dell’azienda di creare valore.
In questo contesto, chi valuta un’azienda deve integrare l’analisi ESG nel proprio lavoro, acquisendo nuove competenze e adattando le fasi del processo di valutazione. In particolare, è importante:
- progettare la valutazione tenendo conto dell’impatto dei fattori ESG sul modello di business, sui rischi e sui risultati economico-finanziari;
- raccogliere informazioni ESG in modo strutturato, così da poterle usare efficacemente nella valutazione;
- adattare l’analisi fondamentale, includendo:
- l’impatto dei fattori ESG sullo scenario macroeconomico;
- i cambiamenti nel modello di business e nei rischi competitivi legati agli ESG;
- l’integrazione delle informazioni finanziarie e non finanziarie previsionali;
- scegliere e applicare i metodi di valutazione in modo che riflettano correttamente l’influenza dei fattori ESG.
Valutare un’azienda che adotta un approccio ESG richiede non solo un cambio di prospettiva, ma anche nuove competenze, soprattutto di tipo qualitativo.
La professione contabile sta assumendo un ruolo chiave nello sviluppo di pratiche che aiutino le aziende a raggiungere obiettivi di sostenibilità. Questo approccio permette una gestione più efficace dei rischi e aiuta a evitare errori nella pianificazione e nell’organizzazione.
Una buona struttura organizzativa, contabile e amministrativa è oggi fondamentale. Non solo perché consente di rispettare quanto richiesto dall’articolo 2086 del Codice civile (che impone alle imprese di dotarsi di “adeguati assetti”), ma anche perché rappresenta la base per garantire la continuità dell’attività nel tempo.
Il punto di partenza per ogni valutazione resta il modello di business. Il valutatore deve comprenderlo a fondo per capire come la governance (G) dell’azienda influisce sulle sue scelte ambientali (E) e sociali (S), e quindi sul valore complessivo dell’impresa.
Inoltre, i PIV, ovverosia i Principi di Valutazione nazionali, ad oggi non prevedono le tematiche ESG, dunque, andranno considerati i Principi di Valutazione internazionali (IVS), la cui versione aggiornata al 31 gennaio 2025 introduce per la prima volta dette tematiche nella valutazione d’azienda. Tali fattori ESG vengono definiti testualmente in questo modo: “i criteri che congiuntamente definiscono il quadro di riferimento per valutare l’impatto delle politiche di un’impresa in tema di etica e di responsabilità, il risultato economico o le attività operative di un’impresa, le sue attività o passività. I tre pilastri (Environmental, Social e Governance) possono insieme influire sulla performance, sui mercati in senso più ampio, e sulla società”.
Dunque, in sintesi, è compito del valutatore, sulla base delle proprie competenze e conoscenze, integrare i fattori ESG nella valutazione d’azienda, esercitando il proprio giudizio professionale secondo i principi di significatività, misurabilità e ragionevolezza indicati dagli IVS. Questo implica la necessità di una comprensione approfondita delle tematiche ESG, funzionale all’attività valutativa, al fine di cogliere in che modo l’approccio alla sostenibilità adottato e mantenuto dall’impresa possa influenzarne il valore.
La guida del CNDCEC, strutturata su più volumi, è rivolta ai Commercialisti e agli Esperti di valutazione, e offre supporto e linee guida per considerare i fattori ESG nell’attività svolta dal valutatore.
Giuseppe De Biasio – Centro Studi CGN