Bonus ristrutturazioni: obbligo della condizione di abitazione principale anche per le Forze armate?

L’Agenzia delle Entrate con la circolare n.8/E del 19 giugno 2025 chiarisce alcuni elementi sulle modifiche in materia di recupero del patrimonio edilizio, riqualificazione energetica, ecobonus, sismabonus e superbonus introdotte dalla Legge di Bilancio 2025.
Le disposizioni previste nella Legge di Bilancio hanno segnato un cambiamento rilevante rispetto a quanto previsto negli ultimi anni riguardo le aliquote, spese ammissibili e condizioni di accesso.

In questo articolo ci soffermiamo su uno degli elementi chiariti dalla circolare: maggiorazioni per i titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento per interventi sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, ecobonus e sismabonus la detrazione è elevata al 50% per le spese sostenute nell’anno 2025 e al 36% per quelle sostenute negli anni 2026 e 2027, nel caso in cui le medesime spese siano sostenute dai titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento per interventi sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.
La maggiorazione spetta, quindi, a condizione che:

  • il contribuente sia titolare di un diritto di proprietà (compresa la nuda proprietà e la proprietà superficiaria) o di un diritto reale di godimento sull’unità immobiliare (usufrutto, uso, abitazione);
  • l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale.

Cosa si intende per abitazione principale?

Si ritiene che possa essere applicata la definizione del comma 3-bis dell’articolo 10 del TUIR, secondo cui «per abitazione principale si intende quella nella quale la persona fisica, che la possiede a titolo di proprietà o altro diritto reale, o i suoi familiari dimorano abitualmente. Non si tiene conto della variazione della dimora abituale se dipendente da ricovero permanente in istituti di ricovero o sanitari, a condizione che l’unità immobiliare non risulti locata».

Nel caso in cui l’unità immobiliare non sia adibita ad abitazione principale all’inizio dei lavori, la maggiorazione bonus spetta a condizione che il medesimo immobile sia adibito ad abitazione principale al termine dei lavori.

Per la maggiorazione delle spese di recupero del patrimonio edilizio al 50% per le Forze armate bisogna tenere conto della variazione della dimora abituale?

Con la risposta n. 244 del 16 settembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la legge di bilancio 2025 non ha previsto alcuna deroga in favore del personale in servizio permanente delle Forze armate e delle Forze di polizia, pertanto, in assenza di specifiche eccezioni per le spese sostenute per recupero del patrimonio edilizio le Forze armate potranno fruire della detrazione maggiorata solo se l’immobile oggetto degli interventi sia adibita ad abitazione principale.

 

 

Denisa Mema – Centro Studi CGN