Modello 770/2025: guida alle novità e agli adempimenti entro fine ottobre

Il Modello 770 rappresenta uno degli appuntamenti fiscali più rilevanti per i sostituti d’imposta che, nel corso del 2024, hanno effettuato pagamenti soggetti a ritenuta. La scadenza per la trasmissione telematica è fissata al 31 ottobre 2025, e costituisce un tassello fondamentale nella dichiarazione annuale, insieme alla Certificazione Unica.

Qual è la funzione del Modello 770?

Attraverso questo modello, i sostituti d’imposta comunicano all’Agenzia delle Entrate:

  • le ritenute effettuate su redditi di varia natura;
  • i versamenti eseguiti tramite modello F24;
  • l’eventuale compensazione di crediti fiscali;
  • le somme liquidate in contesti particolari, come pignoramenti presso terzi o procedure esecutive.

Cosa cambia nel 2025?

L’aggiornamento del modello per l’anno in corso introduce diverse semplificazioni tecniche e modifiche strutturali:

  • Snellimento dei codici sospensione: vengono rimossi alcuni riferimenti legati alle misure emergenziali Covid-19, semplificando la compilazione.
  • Quadro ST rivisitato: è stato eliminato il campo “Codice Regione” nella seconda sezione, riducendo la complessità.
  • Gestione semplificata delle operazioni societarie: la nota “N” è stata eliminata, facilitando la dichiarazione in caso di operazioni che non comportano l’estinzione del sostituto.
  • Nuove informazioni nel quadro SX: è ora possibile indicare l’indennità legata alla tredicesima mensilità, con particolare attenzione ai settori turistico, termale e della ristorazione.

Novità per i datori di lavoro con pochi dipendenti

Una modifica significativa riguarda i sostituti d’imposta con fino a 5 dipendenti. A partire dal periodo d’imposta 2025, questi soggetti potranno trasmettere i dati direttamente tramite il modello F24, senza dover compilare il Modello 770. Per il 2025 è prevista una fase transitoria, con invio semplificato dei dati relativi ai primi otto mesi dell’anno entro il 30 settembre.

Modalità di trasmissione

Il modello può essere inviato:

  • direttamente dal sostituto d’imposta tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate;
  • oppure tramite intermediari abilitati, come consulenti fiscali, CAF o commercialisti.

È consentito l’invio in unico flusso oppure in flussi separati, a seconda della tipologia di redditi dichiarati.

Conseguenze in caso di mancato invio

La mancata presentazione del modello può comportare sanzioni amministrative. Se la trasmissione avviene entro 90 giorni dalla scadenza, la dichiarazione è considerata tardiva; oltre tale termine, è classificata come omessa.

 

 

 

Marco Tallon – Centro Studi CGN