Evoluzioni normative della Comunicazione Unica

Prima di passare a trattare le ultime novità relative alla Comunicazione Unica, è utile ripercorrere le varie evoluzioni che hanno riguardato alcuni aspetti ad essa collegati.

Partiamo con il D.Lgs 59/ 2010, che ha determinato l’introduzione della DIA (denuncia di inizio attività), successivamente, con la legge 122/2010 è stata introdotta la SCIA, che di fatto, ha preso il posto della DIA, con tutte le incertezze che le autocertificazioni hanno generato, in presenza di norme non troppo chiare.

Con il Dpr 160/2010, l’obiettivo era quello di far nascere presso i comuni i SUAP con il supporto delle CCIAA. Obbligo che viene esteso anche alle attività artigiane con la legge 106/2011.

Importantissima è la legge 183/2011, che di fatto semplifica i trasferimenti di dati tra enti pubblici, con l’utilizzo dell’autocertificazione.

La comunicazione unica continua a subire evoluzioni e dal 9 marzo 2012, come previsto dal decreto direttoriale 29 novembre 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 287 del 10 dicembre 2011, varieranno le specifiche tecniche dei programmi, che imporranno dall’8 maggio 2012 l’impossibilità di utilizzare  la vecchia versione di  Fedra.

Il nuovo Fedra 6.6 contiene delle novità, alcune delle quali vengono di seguito elencate:

  • Le Reti d’impresa (art. 42 DL 78/2010- L.122/2010)
  • Il regolamento dell’esecuzione di lavori pubblici (DPR 207/2010)
  • Modulo R: previsto il trasferimento da altra provincia
  • L’aggiornamento nella modulistica della dicitura “dichiarazione inizio attività” in “segnalazione certificata di inizio attività”
  • Le Comunicazioni del Curatore (art. 29 DL 78/2010).

 

Alcune di queste novità avranno un impatto anche in termini di modulistica (vedi le reti di impresa), che di fatto imporranno al professionista una rivisitazione della pratica della Comunicazione Unica.

Anche per la SOA, rilasciata alle imprese in seguito alla verifica della conformità di alcuni requisiti richiesti, sono previsti degli aggiornamenti sia del modello S5/d1, sia del modulo S5/BC nonché del I2/9.

Per i Curatori la circolare Unioncamere del 26 luglio scorso chiarisce che i “dati necessari” cui si riferisce la norma e che concorrono per l’eventuale insinuazione al passivo della procedura concorsuale devono riguardare tutti gli elementi necessari alla identificazione del soggetto con la conseguente modifica del modello S3 e I2.

Infine, il modello Scia Telematico è una delle ultime novità informatiche che sono state recepite dalla gran parte dai comuni interessati.
Il modello telematico, di fatto, sostituisce quello cartaceo e consente di velocizzare tutta la procedura, collegandosi al sito www.impresainungiorno.gov.it, in cui si dovrà ricercare l’ente di competenza, compilare il modello e spedirlo al comune interessato, evitando di doverlo allegare alla pratica di comunicazione unica.

Tale procedura informatica,  ha di fatto colmato il vuoto che ancora riguardava una parte degli enti locali, nella concretizzazione del progetto iniziale della comunicazione unica, “l’impresa in un giorno”.