730 senza sostituto: con l’IBAN i rimborsi viaggiano in sicurezza

“Con l’IBAN rimborsi più veloci e sicuri”. È il consiglio suggerito dall’Agenzia delle Entrate per accelerare i rimborsi senza dover attendere mesi prima di poter ottenere quanto spettante con modalità alternative. Vediamo come fare per comunicare il proprio IBAN al Fisco.

In questi giorni, infatti, l’Agenzia delle Entrate sta inviando ai contribuenti una nota:

  • via PEC, in ragione di quanto risultante dal registro imprese, per le società,
  • per posta ordinaria per le persone fisiche,

con la quale chiede di comunicare il proprio codice IBAN per ricevere i rimborsi spettanti direttamente sul proprio conto corrente, senza alcun aggravio economico.

I soggetti destinatari della nota sono:

  • circa 105.000 persone fisiche, compresi i soggetti che hanno presentato il modello 730 in mancanza di un sostituto tenuto ad effettuare i conguagli;
  • circa 50.000 società, che hanno richiesto il rimborso IRES con la dichiarazione annuale dei redditi oppure con la domanda legata all’indeducibilità forfetaria dell’IRAP di cui all’art. 6 del DL n. 185/2008.

Le modalità per comunicare l’IBAN del conto corrente bancario o postale sono i seguenti:

  • utilizzando i servizi online disponibili sul sito www.agenziaentrate.it. Per comunicare il codice (o modificare quello precedentemente fornito) basta accedere alla propria area autenticata, riservata agli utenti abilitati ai servizi telematici;
  • rivolgendosi agli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate e presentando il modello per la richiesta di accreditamento disponibile presso gli stessi uffici o sul sito www.agenziaentrate.it, al percorso: Home > Cosa devi fare > Richiedere > Rimborsi > Accredito rimborsi su conto corrente.

È il caso di sottolineare che l’Agenzia delle Entrate assumerà solo le informazioni pervenute tramite i canali appena indicati, escludendo, per motivi di sicurezza, la possibilità di prendere in considerazione l’IBAN pervenuto per posta, email o via PEC. Sempre per motivi di sicurezza, la politica antiphishing dell’Agenzia non contempla in alcun modo l’invio di mail o messaggi cui sono allegati file da compilare e trasmettere, né software e applicazioni da scaricare su computer e dispositivi mobili.

La nota ricevuta dai contribuenti chiude con una promessa: “se fornirà l’IBAN entro venerdì 12 settembre, l’accredito potrà essere eseguito entro l’anno”.

È un modo nuovo di comunicare, da accogliere positivamente, insieme agli sforzi che si stanno compiendo per erogare i rimborsi in maniera veloce e sicura.

Nicolò Cipriani – Centro Studi CGN