È virtuale l’imposta di bollo per le autentiche auto

Che sia in atto un progetto di dematerializzazione e digitalizzazione della documentazione cartacea in tutti i settori della Pubblica Amministrazione non è un segreto. La strada è ormai tracciata da tempo (Codice dell’Amministrazione Digitale di cui al D.Lgs 7 marzo 2005, n. 82). Ecco, parte quasi tutto da lì! Ma la novità di questi giorni è che anche l’imposta di bollo per le autentiche auto è assolta in modo virtuale.

Fino ad ora, era possibile assolvere il bollo in modalità virtuale sulle note di trascrizione, sulle iscrizioni, rinnovazioni e annotazioni da prodursi al PRA e sulle copie, certificati ed estratti rilasciati, mentre l’autentica delle sottoscrizioni dell’atto di vendita era riscossa ancora tramite contrassegno.

La Circolare n. 33/E del 9 ottobre 2015 dell’Agenzia delle Entrate dà il via libera al pagamento virtuale dell’imposta di bollo per il rilascio dell’autentica delle sottoscrizioni degli atti di vendita di beni mobili registrati presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA) o per la costituzione di diritti di garanzia sugli stessi.

Il documento dell’Agenzia precisa che l’assolvimento dell’imposta di bollo dovuta in relazione alle autentiche di firma sugli atti di vendita dell’imposta può essere effettuata dall’ACI. Le suddette autentiche, precisa la Circolare, rientrano tra le fattispecie di cui all’articolo 1, comma 1, della Tariffa, Parte prima, allegata al DPR N. 642 del 1972.

Ciò è possibile in virtù della funzione e del ruolo degli Sportelli Telematici dell’Automobilista (STA) che rappresentano una sorta di front office per l’esercizio di attività di esclusiva competenza dell’ACI.

Gli sportelli telematici dell’automobilista sono abilitati a ricevere la documentazione relativa alla richiesta di formalità, nel caso specifico l’autentica della firma sugli atti di vendita. Inoltre, acquisiscono i dati in via telematica e provvedono alla stampa materiale del certificato di proprietà dei veicoli.

E come si legge nella circolare, è proprio alla luce di questo particolare rapporto che intercorre tra ACI e Sportelli Telematici dell’Automobilista che l’Agenzia delle Entrate ritiene che l’ACI sia legittimata a richiedere l’autorizzazione al pagamento dell’imposta di bollo in modo virtuale anche per l’autentica delle sottoscrizioni degli atti e delle dichiarazioni aventi ad oggetto l’alienazione di beni mobili registrati o la costituzione di diritti di garanzia sui medesimi.

La finalità del processo di digitalizazzione avviato è duplice. Da un lato l’esigenza di innovare i processi e dall’altro migliorare significativamente la qualità dei servizi resi ai cittadini.

E la circolare dell’Agenzia delle Entrate segna un ulteriore passo in avanti in vista della possibilità di formare digitalmente anche il titolo di vendita del veicolo, costituito dalla scrittura privata con sottoscrizione autenticata.

Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN

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