Studi di settore: ecco le comunicazioni di anomalia per il triennio 2013-2015

Con il provvedimento n. 106666 del 06.06.2017, l’Agenzia delle Entrate ha approvato 70 tipologie di anomalie nei dati degli studi di settore relative al triennio 2013-2014-2015 che saranno comunicate ai contribuenti nei prossimi giorni. Tali segnalazioni sono inviate dall’Amministrazione finanziaria con lo scopo di evidenziare presunte irregolarità nei dati dichiarati, anche nell’ottica di una tempestiva sanatoria.

Le tipologie di anomalie più significative riguardano principalmente:

  • imprese che hanno indicato il valore delle esistenze iniziali (relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale) per il periodo d’imposta 2015 inferiore o superiore al valore delle rimanenze finali del periodo d’imposta 2014;
  • imprese che hanno indicato il valore delle rimanenze finali (relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all’art. 93, comma 5, del TUIR) in assenza delle corrispondenti esistenze iniziali;
  • imprese che hanno indicato il valore delle esistenze iniziali (relative a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso) per il periodo d’imposta 2015 inferiore o superiore al valore delle corrispondenti rimanenze finali del periodo d’imposta 2014;
  • imprese con gravi e ripetute incoerenze nella gestione del magazzino;
  • imprese con incoerenze che hanno omesso di dichiarare il valore dei beni strumentali in presenza dei relativi ammortamenti e di beni strumentali indicati nel modello;
  • imprese con incongruenze tra i dati indicati nel Quadro F – Elementi contabili e quelli corrispondenti dichiarati nel Quadro T – Congiuntura economica;
  • imprese o esercenti professioni che hanno omesso di dichiarare il valore dei beni strumentali in presenza dei relativi ammortamenti;
  • soggetti che hanno forzato i controlli di coerenza tra modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore e UNICO 2016;
  • imprese con incongruenza tra lo studio di settore presentato e gli elementi specifici dell’attività dichiarati.

Tali comunicazioni di anomalie sono trasmesse:

  • via Entratel all’intermediario, se il contribuente, per il periodo di imposta 2015, ha effettuato questa scelta al momento della presentazione di UNICO 2016 e se tale intermediario ha accettato di riceverle nella medesima dichiarazione;
  • via PEC al contribuente, nel caso in cui non sia stato appositamente delegato l’intermediario.

Per i contribuenti abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate viene visualizzato un avviso personalizzato nell’area autenticata e inviato, ai riferimenti dallo stesso indicati, un messaggio di posta elettronica o un Sms.

I contribuenti raggiunti da tali comunicazioni potranno fornire chiarimenti e precisazioni tramite il software gratuito “comunicazioni anomalie 2017” e, qualora riconoscessero di aver commesso errori od omissioni nell’indicazione dei dati degli studi di settore, avranno la possibilità di correggerli utilizzando il ravvedimento operoso (art. 13 D.Lgs. 472/97).

Giovanni Fanni – Centro Studi CGN
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