ISEE 2018 e DSU: differenze e modalità di presentazione

L’arrivo dell’anno nuovo ci porta ad affrontare il tema ISEE cercando di chiarire gli innumerevoli dubbi che questo argomento ancora riserva e ricordando l’importanza di presentare la DSU 2018, dato che la precedente è scaduta il 15 gennaio.

Riteniamo doveroso iniziare spiegando la differenza tra due importanti terminologie molto diffuse ma spesso confuse tra loro: ISEE e DSU.

L’ISEE, Indicatore Situazione Economica Equivalente, è un calcolo che tiene conto dei redditi e del patrimonio mobiliare ed immobiliare del nucleo familiare e che consente di valutarne la reale situazione economica.

La DSU, Dichiarazione Sostitutiva Unica, è invece il documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo con il quale si ottiene il calcolo ISEE necessario per la richiesta di prestazioni sociali agevolate.

Con la riforma ISEE, introdotta dal cosiddetto decreto Salva Italia (art. 5 del D.L. n.201/2011), in seguito attuata dal DPCM n. 159 del 2013 e con la pubblicazione del DM 7 novembre 2014, sono stati introdotti diversi modelli di DSU utili per cercare di considerare tutte le realtà familiari ed evitare situazioni discriminatorie.

Vediamo qui di seguito le varie tipologie da utilizzare a seconda della prestazione o del beneficio che si intende richiedere:

  • DSU Mini/ISEE ordinario

Utile per richiedere prestazioni generiche quali per es.: bonus gas e/o elettrico, rateazione Equitalia.

  • ISEE Minorenni

Necessario per prestazioni rivolte ai minorenni i cui genitori risultano non coniugati e non conviventi (es: assegno maternità, nucleo familiare, tariffe asili nido, buoni libri, mense scolastiche, ecc.).

  • ISEE Università

Indispensabile per richiedere prestazioni rivolte agli studenti universitari (es: borse di studio, tasse universitarie, collaborazioni, ecc.).

  • ISEE Socio Sanitario

Per richiedere prestazioni rivolte a soggetti maggiorenni con disabilità/handicap (es: servizi domiciliari, ecc.).

  • ISEE Socio Sanitario Residenze

Per richiedere prestazioni rivolte a soggetti maggiorenni con handicap in caso di ricovero in residenze socio-sanitarie assistenziali – RSA, RSSA, residenze protette.

  • ISEE Corrente

Per i lavoratori dipendenti e autonomi che dal 1° giugno 2016 hanno perso il lavoro o per i quali si è verificata una riduzione dell’attività lavorativa, è possibile dichiarare i redditi degli ultimi 12 mesi (o 2 mesi per i soli lavoratori dipendenti a tempo indeterminato).

Proprio perché è modulare e permette di delineare una situazione economica veritiera del nucleo familiare, il modello ISEE viene utilizzato per accedere ad un numero sempre più elevato di prestazioni, agevolazioni o incentivi quali per esempio il nuovo Reddito di Inclusione, il bonus bebè 2018, ecc.

Come si compila e come si presenta la DSU?

Il cittadino che ha la necessità di ottenere il calcolo ISEE, può, se in possesso del proprio PIN, compilare in piena autonomia la domanda in via telematica nel portale dell’INPS.

In alternativa dovrà rivolgersi ai Comuni o, come sempre più spesso accade, ai CAF convenzionati con l’INPS per la trasmissione delle DSU.

Il CAF compila gratuitamente il modello necessario, riportando i dati desunti dai documenti che il dichiarante è tenuto ad esibire, tra cui, lo ricordiamo, la Certificazione Unica e/o la Dichiarazione dei Redditi, il saldo e la giacenza media del conto corrente, il contratto di affitto ed il relativo canone pagato, le visure catastali di tutto il nucleo familiare, ecc.

In fase di compilazione della domanda, deve essere definito chi è il soggetto “Dichiarante” (generalmente corrisponde alla persona maggiorenne che consegna la documentazione e che sottoscriverà il modello). La relazione di tutti gli altri componenti del nucleo familiare sarà invece definita sulla base del rapporto con il dichiarante stesso (ad esempio coniuge, figlio minore, ecc.)

È importante ricordare che la condizione di Dichiarante all’interno della DSU non è rilevante ai fini della successiva presentazione della domanda di accesso al beneficio. Essendo “Unica”, tale Dichiarazione può essere utilizzata da tutti i familiari presenti nel quadro A.

Una volta completata la compilazione della DSU, questa viene trasmessa all’INPS che, entro 10 giorni lavorativi, la convalida e rilascia l’attestazione con il calcolo ISEE 2018, con il quale il cittadino può richiedere l’agevolazione o il sussidio fornito dagli Enti pubblici.

Giulia Breda – Centro Studi CGN