Detrazioni figli a carico: cosa cambia dopo la legge di Bilancio 2018?

La legge di Bilancio 2018 prevede diverse misure a favore dei contribuenti. Una di queste alza il limite di reddito complessivo per considerare i figli fiscalmente a carico. Chiariamo cosa cambia per i contribuenti.

La modifica alla detrazione per figli a carico prevista dai commi 144-bis e seguenti della Legge n. 205/2017 (legge di Bilancio 2018) prevede l’innalzamento del limite di reddito affinché i figli possano essere considerati fiscalmente a carico da euro 2.840,51 a euro 4.000. Il beneficio, però, riguarda solamente i figli al di sotto dei 24 anni di età e si applicherà solo a partire dal 1° gennaio 2019.

Ricordiamo che il beneficio fiscale è riservato ai contribuenti che hanno figli fiscalmente a carico ed è riconosciuto dall’articolo 12, comma 2, del TUIR, che ne stabilisce i termini e le condizioni per il riconoscimento della detrazione. In pratica, l’agevolazione fiscale consiste in una detrazione d’imposta ovvero in uno sgravio IRPEF che diminuisce l’imposta dovuta dal contribuente.

Il principale requisito per avere figli considerati a carico è che questi non abbiano un reddito complessivo superiore alla suddetta soglia, al lordo degli oneri deducibili, tenendo conto anche di altri redditi che non partecipano a quello complessivo perché soggetti a tassazione sostitutiva o esenti.

Chi sono i soggetti beneficiari dell’agevolazione?

A beneficiare della detrazione fiscale per figli a carico sono tutti i contribuenti con figli a carico, indipendentemente dal fatto che si tratti di figli naturali riconosciuti o quelli adottivi e affidati o affiliati.

Come avviene la detrazione per figli a carico?

È utile ricordare, soprattutto per i non addetti ai lavori, che la detrazione per figli a carico viene automaticamente inserita in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi (modello Redditi PF o modello 730). Affinché il contribuente possa beneficiare della detrazione, deve indicare in dichiarazione i codici fiscali dei figli a carico nell’apposito quadro dei familiari a carico.

Oltre all’indicazione del codice fiscale, occorre inserire anche il numero dei mesi in cui il figlio risulta a carico e la percentuale di carico, che deve essere uguale per tutti i figli. In caso di figli minori di 3 anni o figli portatori di handicap occorre invece spuntare l’apposita casella.

Gli importi annui che spettano ai contribuenti che beneficiano della detrazione per figli a carico sono i seguenti:

  • da 800 a 950 euro per ogni figlio dai tre anni in su;
  • da 900 a 1220 euro per ogni figlio sotto i tre anni;
  • da 220 a 440 euro come importo aggiuntivo per ogni figlio portatore di handicap.

La detrazione per familiari a carico effettiva che spetta ai genitori per ogni figlio a carico va calcolata sulla base dell’importo della detrazione base moltiplicata per il quoziente tra 95 mila euro meno il reddito complessivo, il tutto diviso per 95 mila euro. In presenza di più figli, l’importo di 95 mila euro è aumentato per tutti di 15 mila euro per ogni figlio successivo al primo.

Le novità previste dalla Legge di Bilancio 2018 non cambiano l’importo delle detrazioni fiscali per i figli a carico minorenni ma soltanto per i figli maggiorenni e, comunque, lo ribadiamo ancora una volta, fino al compimento dei 24 anni di età.

E così, giusto per fare un esempio, se il signor Mario Rossi ha un reddito annuo di 50 mila euro ed un figlio di 23 anni a carico (al 100%), egli avrà diritto ad una detrazione fiscale teorica di 950 euro, ma facendo il calcolo effettivo potrà godere di una detrazione reale di 450,00 euro.

L’obiettivo della modifica è quello di aumentare le misure di sostegno alle famiglie con figli a carico e adeguare all’attuale situazione economica il limite di guadagno massimo consentito per poter beneficiare delle detrazioni fiscali.

Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN

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