Deduzione per erogazioni liberali a favore di università ed altri enti di ricerca

Le erogazioni liberali consistono in donazioni di denaro, beni mobili o immobili effettuate con puro spirito di liberalità senza, quindi, che il donatore chieda qualcosa a fronte della propria donazione. Di quali deduzioni è possibile beneficiare per le erogazioni liberali?

I contribuenti possono portare in deduzione dal reddito dichiarato le erogazioni liberali effettuate in denaro a favore:

  • di università;
  • di fondazioni universitarie (di cui all’art. 59, comma 3, della legge n. 388 del 2000);
  • del Fondo per il merito degli studenti universitari;
  • di istituzioni universitarie pubbliche;
  • degli enti di ricerca pubblici ovvero degli enti di ricerca vigilati dal Ministero dell’Istruzione, ivi compresi l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) e degli Enti Parco Regionali e Nazionali.

La deducibilità delle donazioni in esame non è soggetta a limiti di importo.

Per essere portate in deduzione in dichiarazione dei redditi devono essere effettuate:

  • tramite bonifico bancario;
  • tramite versamento su c/c postale intestato al beneficiario;
  • mediante carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari.

Il sostenimento dell’onere è documentato dalla ricevuta di versamento bancario o postale, mentre nel caso di liberalità effettuate tramite carte di credito è sufficiente la tenuta e l’esibizione, in caso di eventuale richiesta dell’amministrazione finanziaria, dell’estratto conto della società che gestisce la carta di credito.

La deduzione non spetta per le erogazioni effettuate in contanti.

Sono deducibili anche le erogazioni liberali effettuate nei confronti delle aziende ospedaliero-universitarie e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) sia pubblici che privati.

Giovanni Fanni – Centro Studi CGN
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