I sistemi di qualità nello studio e i costi della non qualità

Il costo della non qualità o C.N.Q. è il costo derivato da tutti gli errori commessi in studio, ognuno dei quali, se non tempestivamente risolto, aumenta esponenzialmente col passare del tempo.

Il C.N.Q. non guarda i costi diretti imputabili a qualcosa di specifico, ma piuttosto l’effetto valanga che si viene a creare più avanti nel processo.

Grazie all’analisi del costo della non qualità, sempre più studi professionali hanno iniziato a investire tempo e denaro nella prevenzione degli errori, comprendendo che non ha senso risparmiare prima e poi ritrovarsi a pagare un costo infinitamente più elevato.

Nell’ambito del montaggio di un computer per esempio, basti pensare a quanto basso sia il costo di sostituzione di un fusibile non funzionante se scoperto immediatamente, mentre andando avanti nella fase dell’assemblaggio il costo aumenta in modo esponenziale, fino ad arrivare a costi esorbitanti se il mal funzionamento viene scoperto a computer ultimato e uscito dalla fabbrica.

In poche parole, qualità totale significa “farlo giusto la prima volta”! Se questo non è possibile occorre almeno cercare di scoprire e risolvere l’errore il prima possibile per contenere i danni.

Nell’ambito lavorativo e nello specifico nella gestione dei collaboratori, questo si traduce in: meglio un posto di lavoro scoperto piuttosto che occupato da una persona incompetente o non all’altezza della situazione.

Ciò significa avere ancora l’opportunità per trovare la persona giusta per il posto giusto. Quando invece abbiamo delle funzioni svolte da persone incompetenti, abbiamo quelle che in gergo vengono definite “funzioni coperte solo in apparenza”. Ovvero, noi crediamo che ci sia qualcuno che si occupa di queste funzioni, ma in realtà la persona non svolge efficacemente il proprio lavoro.

Tali situazioni, se non prontamente gestite, comportano costi esorbitanti, che si potrebbero manifestare anche dopo mesi che tali collaboratori hanno lasciato lo studio.

Nonostante questo concetto si riferisca principalmente a persone già presenti in studio, ha una sua importante applicazione anche nella ricerca e selezione del personale. Infatti, se non si è in grado di selezionare persone produttive ed efficaci, si corre il rischio creare funzioni coperte solo in apparenza.

Spesso basta una sola persona sbagliata in un ruolo chiave per creare danni ingenti e costi di non qualità a volte fino a mille volte superiori alla retribuzione diretta, in termini di rallentamento del lavoro di altre persone, di budget non raggiunto, di demotivazione dei collaboratori e di rapporto con i clienti.

Per ricercare la qualità del personale, è indispensabile persistere finché non si trova la persona che possiede le qualità per farcela.

Ecco come fare per non rischiare di accollarsi il costo della non qualità:

  1. Il costo della non qualità relativo al personale più che da incompetenza è generato da caratteristiche umane inadeguate. Attuando un semplice cambio di orientamento nella selezione, in modo tale da concentrarsi in primis sulle qualità personali e sulle potenzialità dei candidati e solo in seguito sulle loro competenze, è possibile ridurre di un buon 70% il costo della non qualità.
  2. Avvalersi di strumenti quali questionari attitudinali che facciano emergere le soft skills di ogni individuo e il suo potenziale.
  3. Dotarsi di sistemi oggettivi di valutazione delle performance come ad esempio statistiche sulla produzione.
  4. Individuare chiaramente quale risultato concreto deve portare ogni singola figura dello studio.
  5. Dotarsi di un sistema di formazione interno che lavori sul potenziale umano e aiuti ogni risorsa a crescere, migliorare oltre la mera formazione tecnica.

Team EVO Imprese