I chiarimenti dell’ABI sulla sospensione del mutuo prima casa

In tema di sospensione dei mutui e dei finanziamenti, Governo e Parlamento sono intervenuti più volte per agevolare imprese e famiglie nei pagamenti delle rate. Quali sono le agevolazioni e i benefici apportati?

I vari interventi hanno apportato una serie di modifiche all’operatività del Fondo di solidarietà dei mutui per acquisto prima casa ed in particolare, l’art.26 del D.L. n. 9/2020 e l’art. 54 del D.L. n. 18/2020 hanno ampliato l’operatività del Fondo ai soggetti che in conseguenza dell’emergenza Coronavirus hanno subito una sospensione dal lavoro o una riduzione dell’orario di lavoro o, nel caso di lavoratori autonomi, hanno avuto un calo del fatturato, superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019.

I dubbi da chiarire sono comunque ancora tanti! Ed è per questo che lo scorso 22 luglio sono state pubblicate nel sito internet del Ministero dell’Economia e delle Finanze le FAQ aggiornate che puntano a fare chiarezza tra i soggetti interessati alla sospensione dei mutui e/o dei finanziamenti. Ecco le risposte alle domande più comuni.

Come si ottiene la sospensione del mutuo sulla prima casa?

I soggetti in possesso dei requisiti per l’accesso al Fondo di solidarietà dei mutui per l’acquisto della prima casa devono presentare una domanda di sospensione alla banca. Ricevuta la domanda, la banca verifica la regolarità dei documenti presentati e la completezza di tutte le informazioni richieste nella domanda e sospende immediatamente l’addebito delle rate del mutuo e inoltra la richiesta a CONSAP.

Ricordiamo che la CONSAP (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici) è una società controllata totalmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanza che gestisce servizi su concessione del Ministero dello sviluppo economico, del Ministero dell’interno e del MEF.

Qual è l’iter che deve seguire la Consap?

In tema di mutui, la Consap, dopo aver ricevuto la domanda, esamina e comunica la propria risposta entro 20 giorni, trascorsi i quali la domanda si intende accettata. Vale infatti la regola del silenzio-assenso. Se la richiesta di sospensione viene rifiutata prima dei 20 giorni, la banca riprende ad addebitare le rate del mutuo a partire dalla rata successiva alla domanda di sospensione.

Le FAQ precisano anche che il meccanismo del silenzio-assenso per l’approvazione delle richieste di accesso al Fondo si applica anche alle domande già presentate a partire dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge 23/2020, purché siano presentate alla propria banca a partire dal 28 marzo 2020.

E chi ha presentato domanda di accesso al Fondo per la sospensione del mutuo prima casa prima della conversione del decreto legge 23/2020 può pretendere dall’istituto di credito la sospensione delle rate?

La risposta è affermativa. Le FAQ dell’ABI precisano che tutte le domande di sospensione del mutuo presentate dopo la data del 28 marzo 2020 beneficiano della sospensione automatica, in quanto le modifiche previste dal decreto legge 23/2020 (Decreto Liquidità) entrate in vigore il 6 giugno si applicano alle domande pervenute dopo tale data.

Tutti i mutui beneficiano della sospensione?

No. Restano esclusi dalla sospensione solo i mutui con agevolazioni pubbliche, come ad esempio il contributo agli interessi, le garanzie e i contributi a fondo perduto, che risultino attivi alla data di presentazione della domanda di sospensione.

Le FAQ chiariscono anche che a beneficiare della sospensione sono i mutui che hanno fruito in passato di contributi o altre agevolazioni pubbliche che, tuttavia, non sono più attivi all’atto della presentazione della domanda, nonché i mutui che hanno fruito e fruiscono ancora della garanzia del Fondo Prima Casa.

Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN

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