Cassa integrazione e CU INPS: quando è necessario elaborare il 730/2021?

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha stravolto il mondo del lavoro nel 2020, rendendo necessario il ricorso agli ammortizzatori sociali per un grandissimo numero di lavoratori. È arrivato il momento, per i lavoratori dipendenti che hanno goduto della cassa integrazione (CIG) nel 2020, di capire se rientrano tra i soggetti obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi.

Si ricorda che è obbligato a presentare il modello 730/2021 il contribuente che è destinatario di due (o più) modelli di Certificazione Unica (CU). Ma quando l’erogazione della cassa integrazione comporta l’emissione della CU 2020 da parte dell’INPS?

Per rispondere a questa domanda è necessario distinguere le diverse modalità con cui viene riconosciuta la cassa integrazione:

  • erogazione in busta paga da parte del datore di lavoro;
  • erogazione diretta dell’INPS a mezzo accredito sul C/C.

Nel primo caso il lavoratore riceverà esclusivamente la Certificazione Unica emessa dal proprio sostituto d’imposta che ha “anticipato” la cassa integrazione.

Secondo le rilevazioni dell’INPS, nel periodo febbraio 2020 – 8 febbraio 2021, i lavoratori interessati dalla cassa integrazione anticipata dal proprio sostituto d’imposta sono stati circa 3,4 milioni.

All’8 febbraio 2021, erano invece oltre 3,6 milioni i lavoratori beneficiari della CIG riconosciuta direttamente dall’INPS. Per tutti questi soggetti verrà resa disponibile una CU dell’INPS, la quale, congiuntamente con la CU di lavoro dipendente emessa dal proprio sostituto d’imposta, determina in capo al lavoratore l’obbligo di presentazione del 730/2021.

Si precisa, infatti, che è sufficiente aver ricevuto anche un solo accredito dall’INPS relativo alla cassa integrazione per far scattare la condizione di doppia CU (INPS – datore di lavoro) e il relativo obbligo di presentazione del modello 730.

La CU 2021 redditi 2020 dell’INPS può essere scaricata tramite il portale dedicato dai soggetti che sono in possesso alternativamente dell’identità SPID, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o della Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Si coglie l’occasione per ricordare che dal 1 ottobre 2020 l’INPS non rilascia più il PIN, sostituito dall’identità SPID.

Considerando le difficoltà dell’emergenza sanitaria, l’INPS ha però messo a disposizione delle modalità alternative per recuperare la Certificazione Unica 2021.

Ad ogni modo, per i contribuenti obbligati a presentare il modello 730/2021 che si affideranno ad un CAF o ad un professionista abilitato non sarà necessario acquisire preventivamente la CU INPS; sarà lo stesso CAF o il professionista a prelevare la CU dal portale INPS a seguito della corretta acquisizione della delega firmata dal contribuente.

Alla luce di quanto esposto e dell’aumento esponenziale delle richieste di CIG relative ai redditi 2020, sarà importante per un gran numero di lavoratori determinare la necessità o meno di presentare il proprio modello 730.

Marco De Faveri – Centro Studi CGN