S.I.T.: tecnologia avanzata al servizio del catasto

In questi ultimi mesi le infrastrutture informatiche che gestiscono i servizi catastali e cartografici (Territorio Web) dei singoli Uffici Provinciali-Territorio – costituenti di fatto la banca dati catastale nazionale dell’Agenzia delle Entrate – sono interessate da una fase di innovazione tecnico-digitale; l’intento, non esclusivo, è ripresentare un “catasto” all’avanguardia, anche in vista della sua futura riforma.

In questo contesto si innesta la migrazione verso una nuova ed avanzata piattaforma tecnologica denominata S.I.T. Sistema Integrato del Territorio. Si tratta di un processo iniziato a marzo presso l’Ufficio Territoriale di Ravenna (“ufficio pilota”), proseguito a maggio con gli Uffici di Siena, Brescia e Udine, ripreso poi sistematicamente a settembre per coinvolgere via via tutti gli altri Uffici Provinciali, ad eccezione delle Provincie Autonome di Trento e Bolzano che adottano il sistema catastale “tavolare”. Il S.I.T., unitamente all’A.d.T. (Anagrafe dei Titolari) rientra nel più generale progetto dell’A.I.I. (Anagrafe Immobiliare Integrata), già trattata in un precedente articolo di questo blog.

Ad oggi 56 Uffici – dopo l’esecuzione di diversi test su banche dati sperimentali – hanno già subìto lo switch off al nuovo impianto, che ha comportato la necessità di sospendere per alcuni giorni tutti i servizi catastali (sistema ufficio, estratti di mappa, atti telematici di aggiornamento) al fine di dare attuazione agli interventi tecnici previsti per la migrazione, minimizzando comunque i disagi per l’utenza. Vedremo se l’obiettivo di portare a termine questa transizione entro il 2021 verrà rispettato; siamo comunque ad un discreto stato di avanzamento.

Terminato il processo, gli strumenti gestionali e gli archivi informatizzati costituenti il S.I.T. saranno in grado di rappresentare in ogni caso, per l’Agenzia delle Entrate, l’informazione primaria ed originale delle risultanze informatizzate degli atti e degli elaborati censuari e planimetrici del catasto urbano, nonché degli atti di aggiornamento geometrico del catasto dei terreni, attuali e storici. Ciò significa acquisire, gestire e conservare informazioni riguardanti oltre 74 milioni di immobili urbani e 60 milioni di immobili rurali (terreni), oltre che consentire l’accesso ai servizi estimativi, gestire l’O.M.I. (Osservatorio del mercato immobiliare), nonché incrociare diverse informazioni geo-referenziate, rendendole interoperabili e sovrapponibili (ad esempio, si potrà accedere a tutti i dati catastali e alle immagini aeree delle zone di ubicazione degli immobili, oppure selezionare unità immobiliari con una specifica categoria catastale, identificare quelle con un certo numero di vani o con determinati valori di rendita, confrontare classamenti proposti e classamenti prevalenti in una zona determinata, etc).

Ma che cos’è nello specifico il S.I.T.?

In realtà questa nuova e unica infrastruttura digitale si aggancia ad un altro già esistente e innovativo sistema catastale-cartografico in architettura web, il G.I.S. – Geographic Infomation System – che gestisce le informazioni immobiliari tramite ricerca e navigazione, su base geografica, di tutte le informazioni territoriali a sua volta gestite dall’Agenzia delle Entrate. Il S.I.T. quindi rappresenta l’evoluzione del G.I.S. e si definisce “integrato” perché accorpa in un’unica banca dati nazionale l’insieme delle informazioni che, se prima risultavano distinte fra dati cartografici, censuari, urbani e planimetrici, vengono ora integrate e georiferite direttamente o indirettamente agli oggetti cartografici.

Da un punto di vista tecnico, il S.I.T. consiste in una avanzata infrastruttura informatica performante e scalabile che risponde a volumi crescenti di servizi, diversificati sia in termini di utenti, sia in termini di canali di erogazione (mobile, rich-client, etc). In particolare il S.I.T.:

  • garantisce un’elevata performance e fluidità nella navigazione dei vari strati cartografici grazie ad una tecnologia mista raster-vettoriale, nonché nella gestione in cache dei dati geografici più navigati, con evidenti connotati di velocità ed economicità;
  • è caratterizzato da un framework applicativo su cui costruire servizi modulari, architettato in modo da ottenere una consultazione dinamica senza soluzione di continuità sull’intero territorio nazionale, con logiche e funzionalità di un moderno WEB-GIS;
  • garantiscesicurezza, tracciamento delle operazioni e confidenzialità nell’accesso al dato, business continuity, anche a fronte di situazioni critiche.

Dal punto di vista dei controlli, il S.I.T consente di effettuare:

  • attività di accertamento, sia in termini di acquisizione di informazioni sugli immobili grazie alla loro corretta localizzazione sullo spazio geografico e confronto con lo stato di fatto, sia in termini di pianificazione ottimale dei sopralluoghi e di tutte le attività sul territorio tramite l’ausilio di foto oblique e di servizi web avanzati di terze parti;
  • controllo delle rendite catastali, tramite un confronto delle rendite proposte con il valore medio delle unità immobiliari presenti in un intorno geografico, nonché delle altre caratteristiche rilevanti ai fini fiscali di ciascun immobile censito in catasto;
  • miglioramento della qualità dei dati, inteso come bonifica delle informazioni territoriali grazie al confronto con altri elementi catastali e cartografici o altri strati informativi che avviene a sua volta utilizzando le relazioni spaziali (indirizzi, correlazioni terreni fabbricati, ecc.).

Per concludere, grazie al S.I.T. è possibile attuare:

  • ricerca e navigazione su base geografica di tutte le informazioni territoriali gestite, cartografiche, grafiche (elementi geometrici, posizionali e rappresentazioni del territorio) e alfanumeriche (attributi censuari);
  • analisi delle informazioni distribuite sul territorio, utilizzando le relazioni spaziali nonché la sovrapposizione di diversi strati (livelli) informativi – quali cartografia catastale, dati censuari, dati planimetrici e banche dati dell’O.M.I., ortofoto digitali ad alta risoluzione e grafi stradali – attivabili e disattivabili in un’unica e intuitiva interfaccia;
  • integrazione spaziale con oggetti territoriali derivanti da fonti dati esterne all’Agenzia delle Entrate, quali sezioni di censimento Istat, zone del piano regolatore, strade dei database topografici, civici dei Comuni italiani, mappa degli eventi sismici, rendendo altresì disponibili servizi evoluti fondati sul posizionamento delle entità catastali sul territorio nonché sull’influenza dei fattori socio-economici correlati;
  • comunicazione sinergica fra le varie P.A., intesa come condivisione e scambio di informazioni fra Agenzia Entrate, enti che gestiscono il territorio e la fiscalità immobiliare, loro funzionari, tecnici e professionisti; ogni P.A. potrà utilizzare il database del S.I.T. nei propri sistemi informativi per i propri compiti istituzionali, integrandolo con le ulteriori informazioni in loro possesso a supporto delle politiche territoriali e ambientali.

Un’ultima questione: le visure catastali rese disponibili dall’Agenzia delle Entrate, attingendo ora le informazioni dal S.I.T., hanno un nuovo layout (che sostituisce il formato tabellare) con più descrizioni ed elementi grafici, che le rende più comprensibili per tutti. Dobbiamo quindi aspettarci ulteriori future evoluzioni di contenuto tali da superare il connotato meramente “catastale” della visura? Un nuovo documento che fornisca un contorno di informazioni sugli immobili molto più ampio? Richiedibile con quali modalità e a che prezzo?

Michele Viel – Centro Studi CGN