Bonus idrico: domande entro il 30 giugno 2022

I contribuenti che non hanno ancora richiesto il contributo per l’acquisto di rubinetti e sanitari fino ad un massimo di 1.000 euro possono presentare la domanda entro il termine del 30 giugno. Lo ha comunicato il MITE con un avviso pubblicato sul sito pochi giorni fa. Chi può beneficiare del bonus idrico? E come si presenta la richiesta?

Le domande per la richiesta del bonus idrico si presentano tramite l’apposita piattaforma on line raggiungibile all’indirizzo web del MITE https://www.bonusidricomite.it che consente, già dalla data del 17 febbraio scorso, di richiedere il contributo fino a 1.000 euro previsto per i soggetti che hanno sostenuto, per il periodo che va dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, spese per gli interventi di efficientamento dei consumi idrici.

Chi può beneficiare del bonus idrico?

In base a quanto stabilito dall’articolo 2 del D.M. 27 settembre 2021, possono beneficiare del bonus i contribuenti titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari, che nel corso dell’anno 2021 abbiano effettuato interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.

Quali sono le spese agevolabili?

Gli interventi oggetto di agevolazione sono:

  • la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
  • la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata d’acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Come si presenta la richiesta del bonus idrico?

Per richiedere il cosiddetto bonus idrico di cui ai commi da 61 a 65 dell’articolo 1 della legge n. 178 del 30 dicembre 2020, i soggetti interessati devono presentare un’istanza tramite la piattaforma del MITE (www.bonusidricomite.it) accedendo tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE). L’agevolazione può essere richiesta per una sola volta, per un solo immobile, per gli oneri effettivamente sostenuti per gli interventi di efficientamento idrico.

Nel corso della procedura di registrazione, il richiedente deve autocertificare tutti i dati anagrafici, l’importo della spesa sostenuta per cui chiede il rimborso, la quantità del bene e le specifiche della posa in opera (o installazione), le coordinate bancarie dove intende ricevere il bonus e l’identificativo catastale dell’immobile (comune, sezione, foglio, particella, sub) per cui viene presentata l’istanza di rimborso.

La spesa sostenuta deve essere documentata dalla copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il bonus (va bene anche l’emissione di una fattura cartacea o di un documento commerciale che attesta l’acquisto del bene). Occorre anche avere copia del pagamento tracciabile e la documentazione del venditore idonea a identificare la transazione allo specifico prodotto acquistato.

Ricordiamo che il bonus idrico è alternativo e non cumulabile, in relazione a medesime voci di spesa, con altre agevolazioni di natura fiscale relative alla fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni. Una volta effettuata la richiesta, il bonus sarà emesso secondo l’ordine temporale di arrivo delle domande fino ad esaurimento delle risorse disponibili (che ad oggi non sembrano ancora esaurite).

Sul sito internet del Ministero della Transizione Ecologica, è possibile scaricare il manuale delle istruzioni per la richiesta on line e consultare le FAQ esplicative con le risposte ai principali quesiti e dubbi sulle modalità operative. È disponibile anche un call center telefonico che risponde alle numerose richieste di aiuto e chiarimenti.

Antonino Salvaggio – Centro Studi CGN

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