Cos’è la finanza alternativa e quali sono i suoi strumenti?

Che cosa si intende per finanza alternativa? Che vantaggi offre? Perché sta acquistando sempre più importanza all’interno del panorama creditizio italiano, soprattutto per quanto riguarda il finanziamento alle PMI?

La finanza alternativa, anche chiamata finanza complementare al credito bancario, è un tipo di finanza che avviene per canali disintermediati, che fanno leva direttamente sui risparmiatori, gestori di masse, fondi d’investimento, fondi professionali, ecc.

Dopo la crisi finanziaria del 2008, l’accesso al credito per le imprese è diventato sempre più difficile da ottenere e la pandemia non ha certo aiutato.

Al sostegno delle piccole medie imprese ci ha pensato però il mercato della finanza alternativa: in concomitanza con il Covid, infatti, i circuiti della finanza alternativa sono cresciuti notevolmente, spinti da una maggior consapevolezza degli imprenditori che ora intendono diversificare a loro vantaggio i canali di finanziamento. Questo perché le imprese si sono rese conto che, a causa di un sistema bancocentrico, è rimasto in stand by un potenziale enorme di risorse e, proprio per questo, si sono avvicinate a nuovi strumenti disponibili nel mercato dei capitali.

Insomma, perché le aziende dovrebbero scegliere la finanza alternativa?

Nata per sviluppare e far crescere le imprese, la finanza alternativa non è ancora sufficientemente conosciuta per i reali vantaggi a cui può portare, che possono essere così sintetizzati:

  • come prima cosa, permette di farsi conoscere nel mercato di investitori e fondi istituzionali; quindi, garantisce visibilità importante all’interno del mercato finanziario;
  • l’imprenditore normalmente lavora con più fornitori per acquistare materiale; tuttavia, non si rende conto di affidarsi ad un solo ente per la ricerca di finanza (ovvero il circuito bancario); quindi gli strumenti alternativi permettono di diversificare l’approvvigionamento al credito e allo stesso tempo essere visti positivamente da banche e investitori proprio per aver diversificato il rischio aziendale;
  • la finanza alternativa sostiene il cambio generazionale e crea indipendenza finanziaria per l’azienda: a seconda del tipo di investimento sarà lo stesso imprenditore a decidere se entrare nel mercato, in Banca o come utilizzare il proprio denaro;
  • questo tipo di finanza inoltre sostiene la crescita e lo sviluppo aziendale permettendo di portare avanti con successo progetti imprenditoriali importanti;
  • in questo modo l’azienda agli occhi di fornitori, clienti e mercato viene vista come una realtà organizzata ed evoluta, al passo con i tempi e capace di riadattarsi e cavalcare l’onda del progresso.

Quella che stiamo vivendo è innegabilmente un’era di cambiamenti che intaccano anche la sfera imprenditoriale e tutte le figure che intendono crescere ed innovare: in loro favore le disposizioni per avvicinarsi alla finanza alternativa sono diventate più snelle, permettendo alle PMI di cominciare a conoscere gli strumenti a loro disposizione. Di pari passo va anche la stessa quotazione, che oggi è diventata più accessibile grazie alle nuove normative di Borsa italiana.

Alice Zaccaron – C&G Capital