Bonus mezzogiorno 2023: domande inviabili dall’8 giugno 2023

L’Agenzia delle Entrate, con il Provvedimento n. 188347 del 1° giugno 2023, ha aggiornato il modello per richiedere il credito d’imposta per gli investimenti nel mezzogiorno, nelle Zone Economiche Speciali (ZES) e nelle Zone Logistiche Semplificate (ZLS).

Come noto, la Legge di Bilancio 2023 (Legge 197/2022) ha prorogato al 31 dicembre 2023 il credito d’imposta per gli investimenti nel mezzogiorno. Così come i crediti d’imposta per gli investimenti nelle ZES (art. 5 del DL 91/2017) e quello per gli investimenti nelle ZLS (art. 1, commi da 61 a 65-bis della Legge 205/2017), anch’essi prorogati dalla citata legge sino al 31 dicembre 2023.

Tali proroghe hanno creato la necessità di aggiornare il modello di comunicazione per richiedere l’autorizzazione alla fruizione dei predetti crediti d’imposta, inserendo la possibilità di indicare gli investimenti realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2023.

Il nuovo modello, approvato con il Provvedimento n. 188347 del 1° giugno 2023, è composto:

  • dal frontespizio, contenente l’informativa sul trattamento dei dati personali, i dati dell’impresa beneficiaria e del rappresentante firmatario della comunicazione, la rinuncia al credito richiesto o la rettifica di una precedente comunicazione e la dichiarazione sostitutiva di atto notorio;
  • dal quadro A, contenente i dati relativi al progetto d’investimento e al credito d’imposta;
  • dal quadro B, contenente i dati della struttura produttiva;
  • dal quadro C, contenente l’elenco dei soggetti sottoposti alla verifica antimafia;
  • dal quadro D, contenente l’elenco delle altre agevolazioni concesse o richieste compresi gli aiuti de minimis.

Si può inviare esclusivamente in modalità telematica utilizzando il software denominato “CIM23”. I soggetti che hanno sostenuto spese per investimenti agevolabili nel 2023 potranno, a partire dall’8 giugno 2023, utilizzare il nuovo modello. Coloro i quali intendono beneficiare del credito per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 dovranno, al contrario, utilizzare il vecchio modello comunicativo.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Giovanni Fanni – Centro Studi CGN