Controlli formali e anomalie ISA 2019-2021: gentlemen’s agreement CNDCEC-MEF

Il termine di 30 giorni per rispondere alle richieste di documenti e informazioni da parte delle Entrate è da considerarsi non perentorio. Contribuenti e loro consulenti avranno più tempo potendo contare sulla tolleranza da parte degli uffici finanziari per rispondere alle richieste fatte pervenire nel mese di giugno scorso in merito ai controlli formali delle dichiarazioni dei redditi relative al periodo d’imposta 2020. Allo stesso tempo, anche per quanto riguarda le lettere di compliance (segnalazioni di anomalie) sugli ISA per il triennio 2019-2021, non essendo stabilito un termine di risposta, sarà possibile andare oltre la pausa estiva.

L’informativa n. 92 del 5 luglio 2023 a cura del presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti (CNDCEC) Elbano de Nuccio informa gli ordini territoriali professionali circa l’esito dei contatti con i vertici istituzionali del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’Agenzia delle Entrate al fine di sensibilizzarli sul fatto che la gestione dei controlli 36-ter  nonché delle lettere di anomalie ISA 2019-2021 cade in un periodo già critico per gli studi professionali per i numerosi adempimenti in scadenza nel mese di luglio. È possibile, quindi, poter contare su uno slittamento del termine di 30 giorni per le risposte a dopo la pausa estiva, ritenendo ragionevole che si possa trasmettere la documentazione, senza conseguenze, anche nei primi 15 giorni di settembre.

Si tratta di un gentlemen’s agreement, un patto tra gentiluomini, senza alcuna valenza normativa, che si fonda sull’aspettativa che l’Ufficio non proceda con le sue azioni allo spirare del termine previsto, ritenendo comunque legittime le risposte fornite unitamente ai documenti pervenuti immediatamente dopo la pausa estiva.

Non trascurabile, invece, è il significato politico di tale accordo, in quanto evidenzia la fiducia reciproca e il dialogo in corso che vede nella delega fiscale un importante tavolo di confronto, in cui si punterà, tra le riforme da attuare, a riscrivere il calendario delle scadenze evitando ingolfamenti e disagi in particolari periodi dell’anno.

Nicolò Cipriani – Centro Studi CGN