Revisori, etica e indipendenza: la guida del CNDCEC

È stato pubblicato il documento di ricerca “Codice Italiano di etica e indipendenza: prime indicazioni”, a cura del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e della Fondazione Nazionale Commercialisti.

Nella presentazione si legge che il 2023 è stato un anno particolarmente importante per le tematiche connesse alla revisione legale dei conti, dal momento che è stato l’anno della pubblicazione del “Codice dei principi di deontologia professionale, riservatezza e segreto professionale, nonché di indipendenza e obiettività dei soggetti abilitati all’esercizio dell’attività di revisione legale dei conti”, denominato anche Codice Italiano di Etica e Indipendenza collegato alle previsioni normative e regolamentari ex art.  9, comma 1, e dell’articolo 9-bis, comma 2, e 10, comma 12, del D.Lgs. 39/2010 – adottato con Determina del Ragioniere generale dello Stato prot. n. RR 127 del 23 marzo 2023, nonché dei principi professionali ISQM (Italia) 1, ISQM (Italia) 2 e del principio di revisione ISA (Italia) 220 aggiornato.

Posto che l’attività del revisore legale dei conti costituisce un presidio fondamentale a tutela dell’interesse generale a una informativa finanziaria attendibile, chiara e trasparente, la pubblicazione del Codice Italiano di Etica e Indipendenza rappresenta oltre che un adempimento di legge anche un rafforzamento ulteriore del ruolo di garante del revisore.

Il documento intende fornire, in primo luogo, una guida ragionata alla lettura del nuovo Codice Italiano di Etica e Indipendenza, fornendo indicazioni circa la struttura e gli elementi che ne caratterizzano il contenuto, consentendo a quanti svolgano incarichi di revisione legale dei conti di individuare rapidamente le sezioni e/o i paragrafi di pertinenza degli elementi chiave del Codice.

Il documento è composto dalle seguenti parti che rappresentano le sezioni (con conseguenti adattamenti) con prime indicazioni del più ampio documento internazionale:

  • PARTE 1 – Conformità al Codice, Principi fondamentali e Quadro concettuale. La Parte 1 include i principi fondamentali e il quadro concettuale ed è applicabile a tutti i soggetti abilitati alla revisione.
  • PARTE 3 – Soggetti abilitati alla revisione. La Parte 3 include ulteriori previsioni che si applicano ai soggetti abilitati alla revisione quando svolgono un incarico di revisione.
  • PRINCIPI SULL’INDIPENDENZA – Rappresentano ulteriori previsioni che si applicano ai soggetti abilitati alla revisione nello svolgimento di un incarico di revisione, con riferimento a:
    1. PARTE 4 A – Indipendenza per gli incarichi di revisione e di revisione limitata, che si applica allo svolgimento di incarichi di revisione o di revisione limitata.
  • GLOSSARIO – Contiene le definizioni e la spiegazione di alcuni termini che assumono un significato specifico in determinate parti del Codice.

La parti del Codice Italiano di Etica e Indipendenza sono costituite, a loro volta, da differenti sezioni (ed eventuali sottosezioni) che trattano specifici argomenti e ciascuna sezione del Codice Italiano di Etica e Indipendenza differenzia al suo interno i paragrafi in:

  • REGOLE (contraddistinte dalla lettera “R”): sono rappresentate da regole di comportamento generiche e specifiche relative all’oggetto trattato
  • LINEE GUIDA (contraddistinte dalla lettera “A”): forniscono un contesto di riferimento, spiegazioni, suggerimenti circa le azioni da intraprendere o in ordine agli aspetti da considerare, esempi o altre indicazioni, utili per conformarsi alle regole di comportamento.

La parte finale del documento contiene due strumenti operativi aggiornati con il contenuto del Codice italiano di etica e indipendenza:

  • una versione aggiornata della carta di lavoro PRE 2.0 “Attestazione di indipendenza” che deve essere adeguato dal revisore, secondo il proprio giudizio e scetticismo professionale, alle caratteristiche specifiche dell’incarico
  • un estratto della carta di lavoro relativa al questionario preliminare all’accettazione dell’incarico che potrà essere utilizzato anche con riferimento alla continuazione dell’incarico di revisione.

Nicolò Cipriani – Centro Studi CGN