Decreto Adempimenti: quadro RU/2024 in formato ridotto

Semplificazioni e razionalizzazioni in arrivo per quanto concerne gli obblighi di comunicazione dati e notizie in sede di dichiarazioni fiscali, che con la liquidazione dell’imposta hanno poco a che fare.
A prevederlo è l’art. 15, D. Lgs. 8 gennaio 2024, n. 1 (cd. Decreto Adempimenti), riportante l’eloquente titolo di “Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari.”

La novella prevede, a partire dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023 una serie di provvedimenti direttoriali con la finalità di semplificare la modulistica relativa all’adempimento degli obblighi dichiarativi. In attesa dei decreti ministeriali, per comprendere in concreto quali informazioni potranno fare a meno di essere indicate in dichiarazione, è necessario considerare la relazione illustrativa dove si legge che saranno eliminate progressivamente da ciascun modello le informazioni che:

  • non sono rilevanti ai fini della liquidazione dell’imposta,
  • o che l’Agenzia delle Entrate può acquisire tramite sistemi di interoperabilità delle banche dati proprie e nella titolarità di altre amministrazioni.

E’ possibile ipotizzare la riduzione delle informazioni in materia di crediti d’imposta derivanti da agevolazioni concesse agli operatori economici da indicare nei modelli dichiarativi: (ad esempio, quelli relativi ai crediti d’imposta utilizzabili esclusivamente in compensazione tramite modello F24). Tale razionalizzazione non pregiudicherà la capacità dell’amministrazione finanziaria di verificare le informazioni nonché di controllare se le compensazioni siano avvenute nei limiti dell’agevolazione disponibile, in quanto le informazioni che mancheranno nella dichiarazione dei redditi saranno efficacemente recuperate da altre fonti, interne o esterne all’amministrazione stessa.

Nella Relazione illustrativa viene evidenziato che non sarà possibile eliminare quelle notizie relative ai crediti d’imposta la cui indicazione nei modelli di dichiarazione dei redditi è richiesta al fine di acquisire specifiche informazioni aggiuntive, che dovrebbero altrimenti essere fornite con apposite comunicazioni, con particolare riferimento:

  • ai dati relativi ai crediti d’imposta industria 4.0 ai fini del PNRR,
  • ai crediti d’imposta qualificati aiuti di Stato o aiuti de minimis (ex art. 10 del regolamento approvato con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze e delle politiche agricole alimentari e forestali del 31 maggio 2017, n. 115, recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato (RNA),
  • i crediti d’imposta ceduti (secondo quanto previsto dall’articolo 43-ter del decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973),
  • nonché ai crediti d’imposta il cui importo maturato non è noto alle amministrazioni pubbliche, poiché non subordinati alla presentazione di apposite istanze o comunicazioni per la fruizione, né all’emanazione di provvedimenti di concessione o di autorizzazione alla fruizione comunque denominati, o il cui importo non è determinabile nei predetti provvedimenti. Per tali crediti per i quali continuerà a essere prevista l’indicazione nella dichiarazione dei redditi, è comunque esclusa l’indicazione in dichiarazione degli utilizzi in compensazione, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241

    La novità decorre dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023, e  riguarda già i modelli REDDITI 2024. Le bozze attualmente disponibili di tali modelli non contengono, infatti, il quadro RU e le relative istruzioni che troveranno spazio una volta emanati i necessari provvedimenti.

Nicolò Cipriani – Centro Studi CGN