I contributi versati ai Consorzi in caso di cedolare secca

Sono deducibili i contributi obbligatori versati dai contribuenti ai Consorzi di bonifica per terreni e immobili? Cosa succede nel caso in cui per tali redditi viene versata l’IMU? E nel caso in cui gli immobili siano assoggettati al regime della cedolare secca? Vediamo gli ultimi chiarimenti dell’Agenzia dell’Entrate.

Lo scorso 4 luglio, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta in merito alla deducibilità dei contributi obbligatori versati dai contribuenti ai Consorzi di bonifica per terreni e immobili, prevista dall’art.10 c.1 lett. a) del TUIR.

Con la Risoluzione 44/E, l’Agenzia specifica quando tali contributi risultino deducibili dal reddito delle persone fisiche, in virtù della possibile paventata non possibilità della loro deduzione nel caso in cui per tali redditi venisse versata l’IMU e non confluissero più nel computo del reddito complessivo.

Nella medesima Risoluzione viene specificato anche l’eventuale possibile deducibilità nel caso in cui gli immobili fossero assoggettati al regime agevolato della cedolare secca.

Pur confermando la possibilità di dedurre gli importi versati nell’anno d’imposta per gli immobili assoggettati a IMU, non viene riconosciuta la medesima agevolazione nel caso in cui tali immobili siano assoggettati a cedolare secca, in quanto regime non obbligatorio e pertanto opzionale.