Spese mediche: risposte a domande frequenti

Generalmente le spese mediche sono tutte detraibili. Alle volte però ci troviamo di fronte a dei dubbi, che possono essere fuorvianti ai fini dell’indicazione o meno delle spese in dichiarazione dei redditi. Vediamo di seguito di fare un po’ di chiarezza su alcune particolarità.

  1. È detraibile la spesa se in fattura/ricevuta non è apposta la marca da bollo?

La risposta è sì, la spesa è detraibile anche se in fattura non è stata apposta la marca da bollo di euro 2,00. Per evitare sanzioni, è sempre consigliabile apporre alla fattura medesima la marca da bollo, anche se la stessa dovesse riportare data successiva a quella della predetta fattura. Infatti, in sede di eventuale controllo, l’apposizione tardiva della marca può essere interpretata come ravvedimento dell’imposta non versata o, nella peggiore delle ipotesi, potrà essere comminata una sanzione pari al 100% dell’imposta non versata (ovvero pari a ulteriori euro 2,00 per ciascuna fattura). In alternativa è possibile detrarre la spesa senza considerare l’importo della marca da bollo.

  1. Posso detrarre le spese mediche sostenute per familiari non a carico?

Generalmente no; le spese mediche possono essere detratte solo se sostenute per familiari a carico. Solo le spese sanitarie sostenute nell’interesse dei familiari non a carico, affetti da patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica (ticket), danno diritto alla detrazione per la parte che non trova capienza nell’imposta dovuta dal familiare non a carico (v. istruzioni del rigo E2 – modello 730/2018).

  1. Come detrarre le spese mediche sostenute per i figli a carico da genitori separati?

Anche per i genitori separati si applica la regola generale di detrazione e cioè la spesa può essere detratta dal genitore che l’ha sostenuta, annotando nel documento intestato al figlio che detrae la spesa e la percentuale di detrazione stessa.

  1. Posso detrarre spese mediche sostenute all’estero?

Sì, è possibile. Come indicato in Appendice alle Istruzioni ministeriali del modello 730, le spese mediche sostenute all’estero sono soggette allo stesso regime di quelle analoghe sostenute in Italia. Il contribuente deve conservare la documentazione debitamente quietanzata. Se la documentazione sanitaria è in lingua originale, va corredata da una traduzione in italiano; in particolare, se la documentazione è redatta in inglese, francese, tedesco o spagnolo, la traduzione può essere eseguita a cura del contribuente e da lui sottoscritta; se è redatta in una lingua diversa da quelle indicate va corredata da una traduzione giurata.

  1. Come detrarre le spese mediche del soggetto deceduto, pagate dagli eredi dopo il decesso?

Sulla base dei principi civilistici, gli eredi subentrano in tutti i rapporti attivi e passivi del de cuius. Pertanto, dopo il decesso, gli eredi sono tenuti a pagare tutti i debiti del deceduto, comprese le eventuali spese sanitarie. Ne consegue che il diritto alla detrazione spetta all’erede che ha sostenuto le spese.

  1. Un contribuente minimo/forfetario può detrarre le spese mediche?

Se il contribuente possiede esclusivamente redditi derivanti dall’attività assoggettata al regime agevolato non potrà detrarre alcuna spesa, comprese le spese mediche.

Solo in possesso di redditi assoggettati a Irpef sarà possibile inserire in dichiarazione la spesa e usufruire della detrazione.

  1. Se nelle fatture del medico è applicata l’Iva è ammessa la detrazione?

Sì, anche se assoggettata a Iva la spesa è detraibile, purché certificata da un medico.

È il caso, ad esempio, delle perizie medico legali che, non avendo finalità puramente assistenziale, non possono essere considerate esenti Iva.

Rita Martin – Centro Studi CGN