Professionisti che vogliono associarsi: quale forma scegliere?

Lo sviluppo delle attività professionali richiede sempre più l’aggregazione per potere superare i limiti delle posizioni individuali. Ma in quali forme conviene farlo?

Una struttura di tipo collettivo risponde a esigenze non solo di contenimento dei costi ma anche di integrazione delle competenze.

Tra le esigenze più sentite dai professionisti ci sono l’accorpamento delle funzioni di segreteria, la suddivisione del costo delle licenze dei software (anche se con più postazioni di lavoro), il migliore utilizzo degli spazi comuni.

Ma l’aggregazione orizzontale (fra professionisti che sostanzialmente svolgono la stessa attività) o verticale o meglio multidisciplinare può tendere a raggiungere altri risultati.

Fra questi, l’innalzamento del livello di informatizzazione degli studi o l’adeguamento agli standard più alti delle nuove tecnologie informatiche / digitali; aspetti che spesso, affrontati singolarmente, vengono continuamente rinviati o fortemente compressi.

È l’integrazione delle competenze dei partecipanti, la loro interazione, il fare squadra, la vera grande risorsa per aumentare le pontenzialità di studio.

E quindi, in quale forma realizzare l’aggregazione? Nella tabella che segue, vi è una comparazione delle caratteristiche principali tra S.R.L., associazioni tra professionisti e società tra professionisti.



Dott. Rag. Giuseppina Spanò – Palermo