Antiriciclaggio: nuove indicazioni dalla UIF per cessione crediti fiscali e attuazione PNRR

In due allegati alla comunicazione dell’11 aprile 2022, la UIF aggiorna le situazioni di rischi connessi alle cessioni di crediti fiscali e alla delicata fase di attuazione del PNRR.

Con la comunicazione dell’11 aprile 2022 la UIF, tenendo conto dell’analisi finanziaria delle S.O.S., dell’evoluzione della normativa e degli scambi informativi con controparti estere nel contesto pandemico, fornisce ulteriori spunti per migliorare la collaborazione attiva da parte dei soggetti obbligati.

Ciò per l’importanza primaria attribuita alla fase di prevenzione nell’individuazione tempestiva dei rischi connessi ai tentativi della criminalità di sfruttare le situazioni economico-finanziarie legate all’emergenza sanitaria, volgendo nel contempo uno sguardo attento al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede investimenti a proiezione pluriennale per circa 235 miliardi di euro complessivi.

È chiaro quindi che, in presenza di queste situazioni, i soggetti obbligati (tra i quali rientrano i Commercialisti e gli Esperti contabili, i Consulenti del lavoro, gli Avvocati e i Notai) devono alzare l’asticella della loro attenzione.

A questo fine la UIF, già nel recente passato (Comunicazioni del 16.4.2020/11.2.2021 – schemi di comportamento anomali del 10.11.2020) ha fornito indicazioni circa alcuni elementi sintomatici di possibili condotte funzionali al riciclaggio nonché di sviamento e utilizzo improprio delle misure di sostegno (contributi, bonus, fondi perduti) messe in campo per assicurare la ripresa economica.

Si tratta di elementi informativi che ovviamente hanno natura meramente esemplificativa, perché i soggetti obbligati dovranno valutare con la massima attenzione ulteriori informazioni e comportamenti a rischio connessi ai temi in esame.

Data la complessità del contesto, la UIF sottolinea l’importanza della collaborazione tra soggetti obbligati, richiamando le possibilità di cui all’art. 39 del D.Lgs. n. 231/2007.

Nella comunicazione UIF del 11.4.2022 sono compresi due allegati e precisamente:

  • Allegato 1 – Nuove indicazioni per la prevenzione dei rischi connessi alla cessione dei crediti fiscali
  • Allegato 2 – Indicazioni per la prevenzione dei rischi connessi all’attuazione del PNRR.

Inoltre la UIF, al fine di individuare prontamente le suddette casistiche, raccomanda di richiamare, nei campi descrittivi della segnalazione, la connessione con l’emergenza COVID-19 e con la gestione del PNRR.

In merito alla casistica per la prevenzione dei rischi connessi alla cessione dei crediti fiscali, la UIF sottolinea di porre attenzione agli elementi di coerenza soggettiva e oggettiva quali per es. la presenza di soggetti privi di strutture organizzative funzionali allo svolgimento di un’attività economica effettiva per caratteristiche non adeguate rispetto ai lavori e alle forniture incaricati di eseguire, casi di presunti titolari di crediti d’imposta che risultano quasi o del tutto privi di redditi – irreperibili oppure domiciliati presso centri di accoglienza, e ovviamente, accertare che ricorrano tutti i requisiti previsti dalla normativa per il riconoscimento del beneficio fiscale. Valgono sempre le casistiche di incoerenza delle operazioni col profilo del cliente, e in generale, di soggettività anomala rispetto al ruolo ricoperto, in ordine alla mancanza delle competenze e conoscenze occorrenti per l’attività esercitata, la difficoltà di comprensione della lingua italiana, la residenza in luoghi molto distanti dalla sede legale, la presenza di soggetti terzi che, pur non ricoprendo ruoli formalizzati nell’impresa, mostrano di avere interesse alle dinamiche imprenditoriali.

Ovviamente si dovrà porre attenzione anche a eventuali incoerenze documentali tra le fatture e i relativi pagamenti e si dovrà verificare che, nello svolgimento del rapporto, l’impiego del denaro ricevuto per la cessione di crediti fiscali non presenti anomalie e incoerenze (ad es: concessione di prestiti infruttiferi, atti di liberalità, prelievi di contante ingiustificato, acquisti di oro, preziosi o altri beni di valore rilevante o di valute virtuali di importi significativi).

E proprio quest’ultima tematica risalta nell’Allegato 2, che, nel richiamare l’attenzione degli Uffici della PA, allerta comunque intermediari e professionisti nel monitoraggio dei rapporti sui quali confluiscono fondi riferibili al PNRR, con riguardo anche ai flussi finanziari in favore di persone politicamente esposte o a queste notoriamente legate e comunque in relazione a prestazioni di tipo consulenziale o ad operazioni di natura mobiliare o immobiliare che appaiono inusuali, incoerenti o illogiche.

In tutti i casi, è bene che i soggetti obbligati, nell’ambito della propria autonomia organizzativa e con le modalità che riterranno più opportune, portino la comunicazione in oggetto a conoscenza del personale, per assicurare l’efficace applicazione della disciplina antiriciclaggio.

Dott. Rag. Giuseppina Spanò – Palermo