Diritto di abitazione: breve guida

Che cos’è il diritto di abitazione? Come si acquisisce? Come si estingue? Quali sono i doveri del titolare? Ecco una breve guida con tutte le risposte.

Il diritto di abitazione non deve confondersi con la residenza o il domicilio fiscale, ma deve intendersi come il diritto di godere di un immobile di proprietà di altri.

Cos’è il diritto di abitazione?

Il diritto di abitazione è un diritto reale di godimento mediante il quale il titolare dello stesso può utilizzare l’immobile od occuparlo, in ragione delle esigenze proprie e della propria famiglia, così come stabilito dall’art.1022 del c.c.

Il titolare di tale diritto non può quindi usufruirne per scopi diversi dall’abitazione, non può cedere l’immobile a terzi o concederlo in locazione.

Come si acquisisce?

Il diritto di abitazione può essere costituito solo in favore di persone fisiche e si acquisisce:

  • tramite contratto scritto tra proprietario e utilizzatore;
  • tramite testamento;
  • tramite sentenza del giudice; caso tipico è l’assegnazione dell’immobile in caso di separazione legale/divorzio tra coniugi al genitore che vi risiede con i figli;
  • tramite usucapione, cioè tramite l’utilizzo ventennale di immobile altrui.

Spetta inoltre sempre al coniuge superstite sulla casa coniugale.

Come si estingue?

Ovviamente non può avere una durata illimitata e si estingue:

  • per morte del titolare del diritto;
  • per prescrizione;
  • per riunione della stessa persona alla titolarità del diritto e alla piena proprietà (consolidazione);
  • per perimento del bene;
  • per rinuncia del titolare del diritto;
  • per scadenza dell’eventuale termine indicato nell’atto.

Quali sono i doveri del titolare?

Il titolare del diritto di abitazione ha il dovere di:

  • utilizzare l’immobile con il solo scopo di abitarci;
  • rispettare la destinazione economica dell’immobile;
  • utilizzare l’immobile con la diligenza del buon padre di famiglia;
  • restituire l’immobile al proprietario nello stesso stato in cui si trovava quando ne ha acquisito il diritto;
  • non cedere l’immobile né concederlo in locazione;
  • provvedere alle manutenzioni ordinaria;
  • versare le imposte dovute dalla Legge.

Quali sono gli altri diritti reali di godimento?

Per completezza, si ricordano di seguito gli altri diritti reali di godimento:

  1. diritto di proprietà, cioè la possibilità di godere di un immobile in modo totale ed esclusivo;
  2. diritto di enfiteusi, cioè il diritto di godere di un immobile pagando un canone e migliorandolo;
  3. diritto di servitù, di solito imposto a un fondo per l’utilità di un altro di proprietà altrui (fondo servente e fondo dominante);
  4. diritto di superficie, cioè di edificare sul suolo altrui;
  5. diritto di usufrutto, cioè di godere di un bene altrui e trarne qualsiasi possibile utilità;
  6. diritto d’uso, cioè la possibilità di servirsi di un particolare bene.

Rita Martin – Centro Studi CGN