Nuovo Modello F24 Accise

Approvato con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 12 marzo 2012, entra in vigore, a partire dal 10 aprile 2012, il nuovo modello F24 Accise in sostituzione di quello finora utilizzato.
Rispetto al precedente, risalente a un provvedimento direttoriale del 2007, sono stati inseriti i campi “codice ufficio”, “codice atto” e “rateazione” nella sezione “ACCISE/MONOPOLI ED ALTRI VERSAMENTI NON AMMESSI IN COMPENSAZIONE”.

Il nuovo modello di versamento consentirà una miglior gestione dei versamenti prevedendo specificamente i casi di pagamento rateale delle somme dovute, anche a seguito di avviso di accertamento, avviso di irrogazione sanzioni o atto di contestazione delle sanzioni, accertamento con adesione, conciliazione giudiziale ed altri istituti deflativi del contenzioso.
Un’implementazione quanto mai utile di questi tempi!

Come riportato nelle istruzioni alla compilazione del modello,  per le succitate fattispecie il contribuente avrà cura di indicare:
•    nello spazio “codice atto” il codice dell’atto oggetto di definizione, se richiesto dall’Ufficio emittente;
•    nello spazio “codice ufficio” il codice dell’ufficio che ha emesso l’atto oggetto della definizione se richiesto dall’Ufficio emittente.

Ricordiamo brevemente, come indicato nelle Istruzioni, che il Modello F24 Accise è utilizzato per il versamento di imposte sui redditi e ritenute alla fonte, IVA, IMU, imposte sostitutive delle imposte sui redditi e sull’IVA, IRAP, addizionale regionale o comunale all’IRPEF, contributi e premi INPS, diritti camerali, interessi in caso di pagamento rateale, accise e versamenti di competenza dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato.
È utilizzato inoltre, a decorrere dalla data del 10 aprile, per il versamento di tutte le somme dovute (compresi interessi e sanzioni) in caso di: liquidazione e controllo formale della dichiarazione; avviso di accertamento; atti di contestazione delle sanzioni; avviso di irrogazione sanzioni; accertamento con adesione (concordato); conciliazione giudiziale; ravvedimento.

Autore: Rita Martin