Casistiche di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo nel Quaderno UIF 21–2023

Il “Quaderno” n. 21 – 2023 raccoglie in forma semplificata alcuni casi ricostruiti dall’UIF italiana, nello svolgimento dell’analisi finanziaria delle segnalazioni di operazioni sospette (S.O.S.): in esso sono pubblicate diverse casistiche di riciclaggio e finanziamento del terrorismo realmente riscontrate, per guidare i soggetti obbligati ad individuare situazioni anomale da segnalare alla UIF.

La pubblicazione dei Quaderni da parte dell’UIF vuole essere sia di supporto per i soggetti obbligati (tra i quali rientrano i Commercialisti e gli Esperti contabili nonché i Consulenti del Lavoro), sia  offrire esempi di best practice nella collaborazione attiva.
Fra le tematiche affrontate, particolare attenzione è stata posta ad argomenti d’attualità, quali:

  • i rischi connessi all’attuazione del PNRR (come fenomeni di indebita percezione o impiego distorto di fondi pubblici, con possibile infiltrazione della criminalità organizzata);
  • le minacce emergenti, legate per es. agli sviluppi del FinTech (come l’utilizzo improprio di nuovi strumenti, come gli IBAN virtuali, che possono rendere più difficile il percorso di tracciabilità dei flussi finanziari);
  • il finanziamento del terrorismo (FdT), considerata la recrudescenza del rischio associato a questo fenomeno nell’attuale scenario internazionale.

Ogni scheda, che contiene una breve sintesi del contenuto, riporta in maniera anonima la fattispecie oggetto di segnalazione, descrivendo il percorso di analisi seguito dall’UIF.

Nello stesso tempo, la descrizione delle casistiche è accompagnata da appositi schemi grafici, che facilitano il lettore nella ricostruzione dei flussi finanziari e dei legami soggettivi.

Le casistiche rappresentate richiamano anche i nuovi Indicatori di anomalia pubblicati con il Provvedimento UIF  del 12.5.2023, con l’obiettivo di agevolare i soggetti obbligati nell’individuazione degli elementi di sospetto, anche inerenti a nuove fattispecie, accrescendo quindi l’efficienza complessiva del sistema di prevenzione.

Quale ulteriore elemento di novità, il “Quaderno” propone, accanto ad analisi condotte attraverso metodologie tradizionali, alcuni approfondimenti sviluppati tramite l’ausilio di strumenti di social network analysis, utili a far emergere possibili reti di soggetti, diversamente non facilmente individuabili.

Infatti, l’analisi di fenomeni della tipologia rappresentata nel “Quaderno” predilige superare la dimensione individuale per soffermarsi anche sui fattori socio-relazionali che li causano.

Le casistiche illustrate dalla UIF nel “Quaderno” n. 21/2023 sono le seguenti:

  1. Truffa perpetrata da una rete di imprese ai danni di un ente pubblico ai fini dell’indebita percezione di risorse erogate nell’ambito del PNRR
  2. Schema di trade-based money laundering (riciclaggio di denaro basato sul commercio) realizzato da una rete di soggetti di origine africana
  3. Indebita percezione di erogazioni pubbliche collegate al bonus cultura
  4. Trasferimento in Asia di proventi derivanti da illeciti fiscali tramite l’utilizzo del servizio di correspondent banking
  5. Ipotesi di malversazione ai danni di una società a partecipazione pubblica
  6. Riciclaggio di fondi derivanti dalla cessione di crediti di imposta inesistenti da parte di una vasta rete di società italiane ed estere
  7. Truffe piramidali nel settore delle criptoattività
  8. Anomalo utilizzo di carte di pagamento connesso alla vendita di falsi certificati assicurativi
  9. Distrazione all’estero di fondi stanziati in ambito PNRR con connessioni ad ambienti contigui alla criminalità organizzata
  10. Uso improprio di servizi FinTech a fini di riciclaggio dei proventi di illeciti fiscali
  11. Transazioni in criptoattività collegate a possibile finanziamento del terrorismo

In molti casi si osserva che le casistiche di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, segnalate individualmente, apparentemente non erano di particolare rilevanza. Tuttavia la convergenza dell’indicazione delle stesse persone fisiche e/o non fisiche, da parte di molteplici segnalatori, nonché gli approfondimenti eseguiti dalla UIF, hanno reso possibile l’emersione di condotte illecite anche di largo raggio e di stampo internazionale.

Pertanto, al fine di tutelare il sistema economico-finanziario da infiltrazioni a scopo di riciclaggio e di FdT è bene ricordare il testo dell’art. 35 del D. Lgs. n. 231-2007 che prescrive ai soggetti obbligati di inviare alla UIF, senza ritardo, una S.O.S. quando “sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di FdT o che comunque i fondi, indipendentemente dalla loro entità, provengano da attività  criminosa”.

Dott. Rag. Giuseppina Spanò – Centro Studi CGN